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Moretti contro Zaia: ‘Anzichè interessarsi della Pedemontana, perde tempo con la legge sul dialetto’

“I dialetti veneti li parliamo tutti e ne siamo orgogliosi. Mi domando che bisogno ci sia di insegnarli nelle scuole visto che non dobbiamo tutelare una lingua che va scomparendo né una minoranza. Forse dobbiamo tutelarci da chi ci governa, invece, perché francamente con tutti i problemi che ci sono, davvero abbiamo bisogno di occupare tempo e risorse per una legge del tutto superflua, se non illegittima?”, lo dice in una nota la Capogruppo del Pd in Consiglio regionale Veneto Alessandra Moretti.

“Mentre nel mondo ci si preoccupa di far studiare ai ragazzi le lingue che li possano facilitare nelle professioni del futuro – prosegue la Moretti – non possiamo pensare che nelle nostre scuole si perdano ore e lezioni per approfondire la conoscenza di dialetti che sono vivi e sentiti da noi tutti. Siamo di fronte al solito spot leghista pro autonomia. Tutto quello che va sotto il nome di ‘identità’ veneta serve al mantra secessionista, che poi però sbatte contro le sue stesse incoerenze: la legge sul dialetto, ovviamente, dovrebbe essere a carico dello Stato – prosegue la capogruppo del Pd – Pensi Zaia alla Pedemontana, quella è la priorità che dovrebbe tenerlo impegnato giorno e notte perché una cosa è certa: la superstrada può davvero migliorare la vita dei cittadini veneti, non altrettanto può dirsi di un corso per imparare un dialetto che parlano fin dalla nascita” conclude la  Moretti.