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Schio a servizio dei suoi cittadini diventa un ‘comune aperto’

Schio apre le porte ai suoi cittadini e si definisce a tutti gli effetti un ‘comune aperto’.

Sono 120 gli scledensi che sono sati coinvolti in azioni diversificate, ognuna con specifiche specialità e questo per dare risposta a bisogni di vario tipo.

“Ascoltare e dare risposte è il motto che abbiamo adottato dal nostro insediamento”, ha spiegato Valter Orsi, sindaco di Schio.

E uno sguardo particolare è stato rivolto ai giovani. Sono 38 i ragazzi che stanno portando a termine uno stage estivo in 11 uffici comunali. Per un periodo che dura da 2 a 5 settimane, impareranno un lavoro e a loro volta si metteranno a disposizione dei cittadini.

In questi giorni sono in corso anche le selezioni per il Servizio Civile Nazionale, riservato ai giovani di età compresa tra i 18 e i 28 anni. Nel solo comune di Schio, inteso come ente, sono disponibili quattordici posti distribuiti tra Biblioteca Civica, Politiche per la Famiglia, Sociale e Informagiovani.

Ma non sono state dimenticate le persone che si trovano in difficoltà lavorativa, rispetto alle quali sono state avviate tre specifiche azioni con impieghi socialmente utili rivolti a lavoratori in mobilità.

A oggi sono state coinvolte ventitré persone che prestano servizio nella struttura comunale e altre ne sono previste nel corso dell’anno, sempre pagati a voucher e selezionati tra persone con una situazione grave in quanto hanno perso il lavoro.

Nel 2016 saranno trentatré le persone coinvolte.

La formula prevede che in cambio di un contributo esse svolgano lavori di vario genere per la comunità, anche sulla base della propria esperienza di vita o lavorativa.

Patto Sociale per il Lavoro Vicentino, un’iniziativa che ha permesso a oggi l’inserimento lavorativo in aziende private di 10 persone con stage semestrali. L’obiettivo è di proseguire con questo progetto per aumentare il numero di persone da reinserire nel mondo del lavoro.

“Sono soddisfatto di quanto stiamo facendo – ha dichiarato Orsi – Sostenere persone che comunque hanno esperienza e competenze diverse, consente a loro di confrontarsi con il settore pubblico e nel contempo offre alle nostre strutture la possibilità di acquisire esperienze che provengono dall’esterno, in una fertile contaminazione che arricchisce tutti. Riuscire ad aiutare le persone a reintegrarsi nel mondo del lavoro è una missione importantissima, anche se non facile e anche se vorrei poter fare ancora di più. Per questo – ha concluso –  assessori e consiglieri garantiscono che il nostro impegno continui a essere in prima linea”.