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Thiene. Dopo l’urna, la resa dei conti a destra

Partiti e coltelli. Se ieri ha tenuto banco lo sfogo del passionario leghista Simone Furia che ha sottolineato quel 7,74% che la dice tutta su una Lega in declino con molti del Carroccio che hanno votato Scanavin e Michelusi, oggi arriva la resa dei conti in Fratelli d’Italia.

Quest’ultimo partito naviga a vele spiegate con Giorgia Meloni che gongola dopo il risultato nazionale che la dà addirittura in sorpasso sul PD: non a Thiene però dove invece gli esiti elettorali tutt’altro che soddisfacenti hanno fatto finire sul tritacarne Umberto Rossi.

Ad attaccarlo è Alexandros Zachos, fedelissimo di Fratelli d’Italia da due anni al punto da investire in una sede a Malo dove lo scorso anno ha fatto il pieno di tesseramenti. Il noto ortopedico era stato chiamato da Christian Azzolin, fondatore anche lui di Fratelli d’Italia a Thiene che al momento della designazione del candidato del centro destra non solo si era ribellato al nome di Manuel Benetti, ma aveva abbandonato il partito stesso rifiutando gli ordini di scuderia.

Da questa rottura l’accordo con Giulia Scanavin che è scesa in campo come candidata primo cittadino coalizzando attorno a sè tutti gli scontenti della politica che detta ordini a distanza. Stamattina ‘ndr’ ,Umberto Rossi aveva espresso soddisfazione per il 4,15% preso da Fratelli d’Italia che ha contribuito a portare Benetti al ballottaggio: “Posso ritenermi soddisfatto” – commenta Rossi – “per il risultato ottenuto da Fratelli d’Italia . Partire da zero e arrivare al 4,15% in soli due mesi con tutto e tutti contro è un risultato straordinario. Chi dice di aver battuto Fratelli d’Italia probabilmente ha la memoria corta e non ricorda in che condizioni versava il partito a Thiene solo pochi mesi fa: un partito lasciato a se stesso per interessi e limiti personali. Volevano che cessassimo di esistere ma ci siamo rialzati e abbiamo lottato. Invece di indietreggiare abbiamo deciso di avanzare”.

Parole che non hanno trattenuto Zachos, che sulla pagina Facebook di AltoVicentinOnline ha invitato il partito della Meloni ad una riflessione politica mettendo in luce la scarsa percentuale thienese rispetto al dato italiano di un partito che avrebbe potuto fare molto di più: “La vera destra ha camminato da sola alle ultime elezioni. Fratelli d’Italia non esiste da due mesi come raconta Rossi, ma erano già rappresentati da luglio 2020 da Christian Azzolin all’interno del consiglio comunale di Thiene” – affonda il colpo Zachos – “la sede si trovava nell’ufficio di Azzolin. Il 4,15% personalmente non lo reputo un buon risultato non solo se raffrontato rispetto a quello italiano, ma soprattutto considerata la sfilata di big che sono arrivati in queste settimane a Thiene: l’on. Cristina Caretta, il consigliere regionale Joe Formaggio oltre all’Assessore regionale Elena Donazzan. Quando Rossi dichiara che FDI è partito da zero, mente in quanto sa perfettamente che il partito è nato due anni fa con Azzolin, che ha avuto il coraggio di sollevare la testa davanti ad un’imposizione dall’alto che gli mancava di rispetto dopo l’impegno profuso in città”.

L’agguerrito professionista non si è fermato e ha fatto poi capolino sulla bacheca Facebook dello stesso Umberto Rossi e lì c’è andato giù pesante facendo riferimento al passato dello stesso Rossi in movimenti estremisti dai quali però si è sfilato ai tempi della pandemia, quando per aiutare l’amministrazione comunale andò a portare i pasti ai fragili della città assieme ad Anna Maria Savio.

di Redazione AltoVicentinOnline

Thiene. ‘La ricomposizione del centro destra è un cantiere aperto’. Soddisfatto Rossi, lo sfogo di Furia – AltoVicentinOnline