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Valdastico. 642 firme per il no al calcificio. L’amministrazione scrive ai cittadini

642 firme raccolte su circa 1100 abitanti. Tanti sono i no, nel comune di Valdastico al progetto sul calcificio, che sta mettendo in allarme gli abitanti della valle, in particolare quelli di Valdastico, che sembrano compatti nell’esprimere dissenso allo stabilimento di località Marogna.
‘La nostra valle è troppo stretta per ospitare un ‘colosso’ del genere – si ribellano i valligiani, che se la prendono con l’amministrazione Guglielmi, che inizialmente sembrava aver sposato il progetto che prevede un investimento di oltre 2 milioni di euro – il calcificio non lo vogliamo e le firme raccolte, tutte autenticate, sono la chiara espressione del volere popolare’

‘A dire il vero non c’è il si da parte nostra – ha spiegato il vicesindaco Stefano Stefani – in campagna elettorale e lo ribadiamo ancora, abbiamo promesso che per qualsiasi decisione saremmo passati dal parere dei cittadini e così sarà. Siamo solo rammaricati per non avere avuto il tempo di poter spiegare per bene cosa significa veramente il progetto della Fassa Bortolo. Per questo abbiamo scritto una lettera che è chiara sulla nostra posizione che non è affatto definitiva’.

Riportiamo integralmente il documento redatto dall’amministrazione comunale

Con riferimento al progetto presentato dall’azienda Fassa Bortolo, in particolare a seguito della riunione pubblica di progetto e degli studi ambientali da parte della ditta, noi dell’Amministrazione Comunale in queste settimane abbiamo voluto verificare ed approfondire le procedure tecniche ed amministrative legate all’iter autorizzativo del progetto al fine di poter capire in che termini ed in che tempi siamo chiamati ad esprimerci.

Progetti di questo tipo e di questa portata non sono infatti così comuni nel nostro territorio, la loro valutazione richiede quindi tempo per raccogliere informazioni e affrontare la questione con la dovuta serietà e competenza, cercando di evitare errori causati da superficialità.

A questo punto, riteniamo di poter condividere con la nostra comunità i passi finora compiuti.

Innanzitutto va chiarito che ci sono 2 procedure attivate: I- una relativa al parere di compatibilità ambientale (VIA);

2- una relativa all’aspetto urbanistico ed edilizio (SUAP).

1- Procedura VIA

II 18/09/2014 1’azienda Fassa Bortolo ha depositato domanda di compatibilità ambientale presso la Regione Veneto. Questa procedura prevede la presentazione al pubblico del progetto, cosa avvenuta in data 23/09/2014, incontro nel quale i consulenti di Fassa Bortolo hanno esposto gli studi e le analisi effettuate. Vale la pena ricordare che al fine di mettere i cittadini nelle condizioni di poter meglio capire il progetto, l’azienda, dopo aver fatto una presentazione preliminare degli elaborati progettuali ai consiglieri comunali di Valdastico e Pedemonte, ha organizzato insieme ai Comuni interessati una visita guidata aperta a tutti ad un impianto simile, anche se molto più grande di quello proposto.

La procedura ora prevede che nei 60 giorni dalla presentazione dell’istanza di VIA sia possibile presentare osservazioni. Allo stesso tempo, la Regione ha attivato un contatto con una serie di enti

che saranno poi chiamati ad esprimersi in ordine ai vari aspetti ambientali, verificando e giudicando gli studi dei professionisti dell’azienda.

In questa fase, oltre al Comune di Valdastico chiamato a prendere visione e ad esprimersi in sede di conferenza di servizi e durante le audizioni presso la Regione, gli enti che valuteranno gli aspetti

ambientali saranno: Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici, Soprintendenza per i beni archeologici, Provincia di Vicenza, Comune di Valdastico, Comune di Pedemonte, Arpav,

Regione Veneto (vari settori interessati), altri eventuali enti convocati in conferenza di servizi.

2- Procedura Sportello Unico per le Attività Produttive (SUAP)

Il 19/09/2014 1’azienda Fassa Bortolo ha presentato istanza attraverso Io sportello unico per le attività produttive ai fini dell’ottenimento del permesso di costruire l’impianto.

Tale procedura prevede il coinvolgimento dei seguenti enti: ULSS n. 4 Alto Vicentino, Provincia di Vicenza, Vi.AbiIità spa, Società Autostrada Brescia — Padova spa, Regione Veneto, Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Verona, Rovigo e Vicenza, Autorità di Bacino dei fiumi Isonzo Tagliamento Livenza Piave Brenta-BacchigIione, Vigili del Fuoco.

La procedura di sportello unico potrà essere conclusa solo dopo che sarà dato il parere di compatibilità ambientale della Regione relativo alla Valutazione di Impatto Ambientale, per cui avverrà solo ed esclusivamente dopo che Regione ed Enti competenti avranno dato il proprio assenso o dissenso.

Alla fine, quindi solo dopo che tutti gli enti si saranno espressi e dopo la conferenza di servizi decisoria in sede di Sportello Umco per le Attività Produttive, la pratica passerà al Comune di Valdastico per un passaggio in Consiglio Comunale.

Riepilogando, I’ iter prevede:

A) Procedura di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA): competenza della Regione Veneto, intervengono gli enti competenti in materia ambientale. E’ prevista la presentazione del progetto al pubblico e sono valutate le osservazioni presentate.

B) Procedura di Sportello Unico Attività Produttive (SUAP): competenza dello Sportello Unico delle Attività Produttive.

C) Dopo le fasi A) e B), passaggio in Consiglio Comunale. Prima del Consiglio gli elaborati sono depositati presso il Comune a disposizione per la presentazione di eventuali ulteriori osservazioni.

D) Infine, qualora il progetto sia approvato e sia realizzato l’impianto, oltre al monitoraggio ambientale previsto dalla procedura di VIA, dovrà essere attivata la procedura dell’ Autorizzazione Ambientale Integrata (AIA) volta ad ottenere tutte le autorizzazioni ambientali per mettere in funzione l’impianto stesso. Questa procedura è di competenza della Provincia di Vicenza.

Ora, ritenendo doveroso questo chiarimento che fa comprendere la complessità delle procedure previste dalla nonnativa europea, nazionale e regionale in materia, improntata a garantire valutazioni e decisioni oggettive e a tutela sia del cittadino da una parte e di chi produce dall’altra, l’Amministrazione è chiamata a procedere con proprie valutazioni tenendo conto degli aspetti ambientali, economici e sociali nell’ interesse del territorio.

Quindi le “critiche” che qualcuno ci muove per “mancanza di decisionismo” sono assolutamente fuori luogo in quanto siamo ancora all’inizio di un percorso. Esprimere a priori una posizione

totalmente contraria o totalmente favorevole, senza le dovute riflessioni, rischia di essere solo dannoso e inefficace.

Attualmente I’ Amministrazione, per non perdere quella che potrebbe essere una opportunità per la valle e per non sottovalutare gli impatti che potrebbe avere un impianto così importante, sta analizzando in modo particolare due scenari possibili mettendo in luce le positività, negatività e gli aspetti da approfondire:

I) Scenario in cui verrebbe realizzato il progetto

2) Scenario in cui non verrebbe realizzato il progetto

Positività

Negatività

Paesaggio:

essendo

non

realizzato l’impianto, l’area sarebbe rinverdita una volta

terminata I’ attività di cava Impatti da rumore ed emissioni del nuovo impianto che non ci sarebbero in nessuna misura non essendo presente I’ impianto

Perdita di entrate da: oneri di urbanizzazione costo di costruzione Imu, Tari, Tasi

Perdita indotto economico

Positività

Negatività

Entrate: oneri di urbanizzazione costo di costruzione Irnu, Tari, Tasi

Indotto.

indotto economico sulle altre

del

attività

(ristorazione,

paese/vallata distributori

carburanti, officine ecc..) Impiego: si stimano circa 20 assunzioni di persone preferibilmente locali che l’azienda si impegnerebbe a formare. Questo significa

ulteriore economia in paese

Sicurezza

In questo momento di crisi ci sarebbe la certezza che la

coltivazione

della

cava

proseguirà con conseguente sicurezza di entrate per il

Comune

Impatto paesaggistico (I ‘ azienda su richiesta del Comune ha fatto realizzare un apposito studio di inserimento paesaggistico)

Aspetti da approfondire

Impatto acustico (rumore)

Impatto sull’aria (emissioni) Gestione acque (regimazione delle acque nel sito) Sono aspetti che vanno valutati con gli enti competenti.

Compensazioni: il Comune di Valdastico e di Pedemonte, in virtù del fatto di accettare l’impianto potrebbero accedere

delle

compensazioni

a

economiche o con opere

pubbliche da valutare in sede di convenzione con la ditta.

Aspetti da approfondire

sulle altre

paese/vallata

attività

del

(ristorazione,

distributori carburanti, officine ecc..)

Perdita possibilità di impiego di circa 20 addetti locali Rischio che, per effetto della crisi, si blocchi o si riduca la coltivazione della cava con

riduzione

conseguente

o

azzeramento di entrate per il

Comune

Perdita dell’opportunità di avere ulteriori entrate o realizzare opere pubbliche per effetto di compensazioni aggiuntive

Riutilizzo dell’area: l’area, una

volta

avvenuta

la

ricomposizione ambientale della cava potrebbe essere usata come

area verde, molti anni.

Maggiori sviluppo vallata.

tuttavia solo tra opportunità di turistico della

Come amministratori da voi scelti, vogliamo rassicurarvi che come espresso m campagna elettorale la nostra posizione è sempre stata quella di prendere in primaria considerazione la volontà popolare tramite consultazione o referendum, vista la consistenza ed importanza del progetto.

I residenti di Contrà Sella si sono fatti promotori di un’iniziativa popolare tramite raccolta firme, consegnandone in comune un numero pari a 642. Tale iniziativa rappresenta la volontà della maggior parte della nostra popolazione di non dar seguito al progetto. Noi ci faremo portatori di questa volontà dei cittadini di Valdastico e come d’ accordo con il gruppo di Sella entro la prossima

settimana dichiareremo la nostra posizione.

Questo perché il Sindaco ha già preso impegno con un rappresentante del gruppo “no calcificio” per andare in altri siti dove sono presenti gli impianti della Fassa Bortolo ad effettuare delle domande agli abitanti della zona, agli agricoltori, agli amministratori al fine di verificare lo stato d’animo delle persone. Ritemamo di dover chiarire gli ultimi aspetti in merito dando la possibilità a qualsiasi impresa che si vuole insediare nel nostro territorio di esprimere i propri progetti.

Vi terremo aggiornati sulle valutazioni e analisi che stiamo conducendo e sullo stato dell’iter relativo alla proposta avanzata.