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Villaverla. Amministrative 2017. Vezzaro sfida Gonzo: ‘Niente sogni o promesse, solo la politica della concretezza’

Avrà 30 anni tra pochi giorni ma il suo amore per la politica se lo porta dietro da ben 17 anni, quando fu assessore adolescente nel consiglio comunale dei ragazzi di Villaverla. Andrea Vezzaro, radici familiari cattolico-democratiche, insegnante di italiano e consigliere di opposizione, scende in campo e sfida il sindaco uscente Ruggero Gonzo, presentando questa mattina la sua nuova lista ‘Villaverla e Novoledo: cittadini, insieme’ nel cuore simbolico del paese, l’antico giardino di Villa Ghellini.

Ma di sfide Vezzaro non ne vuole sentire parlare. Le idee sono chiare, il suo progetto guarda al futuro non dimenticando che essere una cittadinanza unita è l’unica via percorribile per bene amministrare. ‘Vogliamo presentare oggi un percorso da fare insieme – ha esordito il neo candidato sindaco – senza la presunzione di avere le risposte giuste. Non siamo una lista di partito, anche se io non nascondo di essere tesserato col Partito democratico, ma una compagine civica con qualità e professionalità diverse che ha come punto di riferimento il buon governo come lo si metteva in pratica molti anni fa a Villaverla, ascoltando i cittadini e non promettendo quello che non si poteva mantenere’.

Punto fondamentale del suo programma è quello di non sbandierare al cittadino un ‘libro dei sogni’ che non potrà mai avverarsi, ma concentrarsi su quello che può essere concretamente realizzato. ‘Villaverla ha bisogno di concretezza e di serietà – ha detto infatti Vezzaro – non di proclami che non saranno mai messi in pratica. Vogliamo dedicarci particolarmente a fermare la decadenza del patrimonio comunale, dare il via ad una radicale manutenzione delle infrastrutture esistenti, utilizzando il più possibile i finanziamenti europee attivi fino al 2020’.

Gli altri capisaldi del programma elettorale del neo candidato sono stati elencati brevemente ai numerosi presenti, e toccano gli ambiti del sociale, della cultura e delle politiche per i giovani. Importantissimo, secondo Vezzaro, è rivalutare la figura dell’assistente sociale e della Caritas come collanti tra strutture ospedaliere e territorio, la rinascita dei comitati di quartiere, rilanciare la biblioteca come luogo di cultura vero e non solo come luogo di conservazione dei libri, insegnare l’educazione civica ai ragazzi ma lavorare per metterla in pratica, pensare agli spazi per i giovani, e soprattutto riportare Villa Ghellini all’antico splendore, un vero e proprio centro di fermento paesano, di incontro e di sport.

‘Il giardino di Villa Ghellini – ha spiegato Vezzaro – è non solo il simbolo storico e artistico di Villaverla, ma ne è anche il simbolo civico. Ora è abbandonato a sé stesso, senza manutenzione, né strutture per lo sport, nemmeno un bagno pubblico aperto. Deve tornare a splendere come un tempo, un centro di vitalità. E’ importante poi lavorare per i giovani, che sono oggi i veri soggetti dimenticati, e dare nuova vita ai comitati di quartiere, rendendo partecipi i cittadini con un bilancio condiviso’.

Non mancano infine le frecciate contro la Pedemontana. ‘Non tutto è deciso, dobbiamo avere il coraggio di essere un gruppo ed unire le forze. Sono forti i dubbi che l’aumento dell’irpef sia lo strumento adeguato per risolvere i problemi di questa infrastruttura, vogliamo inoltre che vengano garantire le compensazioni. Sono convinto che i giochi siano ancora aperti’.

Marta Boriero