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Villaverla. Famiglia rom allontanata su ordine del sindaco. La Caritas si rivolge ai Carabinieri

‘Non li ho fatti sgomberare perchè nomadi, ma perchè irrispettosi delle regole. Avrei fatto lo stesso con una famiglia di Villaverla’. Sta facendo discutere lo sgombero di una roulotte di una famiglia di rom che, seppur residenti sulla carta a Sandrigo e Malo, si erano piazzati nella zona industriale di Villaverla, dove però, a detta del sindaco Ruggero Gonzo, che è stato addirittura chiamato dai carabinieri per dare conto e ragione di un’ordinanza emessa per l’allontanamento della roulotte, le regole igienico sanitarie non erano rispettate. Ora il mezzo è stato fatto sloggiare dagli agenti della Polizia Locale, ma è nato un braccio di ferro tra Gonzo e Caritas. Quest’ultima si è rivolta all’Arma dei Carabinieri perchè venga vagliata l’ordinanza di sgombero emessa dal sindaco.

In sostanza, si voleva che la famiglia avesse la residenza a Villaverla, nell’area industriale dove intendeva vivere senza acqua e luce.
‘Robe da matti – spiega Ruggero Gonzo – io ho fatto solo rispettare un regolamento esistente già in altri comuni che non prevede la sosta di roulotte oltre 48 ore. Questa famiglia, che avevo fatto finta di ignorare per mesi, ha subito quello che sarebbe toccato ad una normalissimo nucleo che non indente rispettare le regole. Sono stato tollerante per tanto tempo, aiutando questa famiglia che viveva in condizioni terribili nonostante la presenzadi due bambini, che ora frequentano la scuola di Villaverla. Dirò di più: inizialmente volevo aiutarli ed ho parlato con il preside per sistemare i due nuovi studenti. Una volta, uno dei componenti di questa famiglia che viveva con il sostentamento della Caritas, ha avuto bisogno del trasporto urgente in ospedale ed io ho messo a disposizione un mezzo del Comune. Insomma, ho fatto di tutto per dare una mano, ma non potevo passare sopra al loro modo di vivere. Senza acqua e senza luce, mendicavano e non le dico cosa facevano con i loro bisogni fisiologici che venivano rimossi ogni tre giorni. C’erano due bambini – incalza Gonzo – non potevo permettere che vivessero in quelle condizioni. Ecco perchè sono arrivato al punto da emettere l’ordinanza eseguita dagli uomini di Scarpellini, che hanno applicato la legge. Ieri, mi sento chiamare dai carabinieri perchè la Caritas non solo ha pagato lo spostamento della roulotte che era priva del gancio per il rimorchio, ma ha segnalato il caso all’Arma, che ha voluto copia dell’ordinanza da me sottoscritta. Siamo al paradosso’.

Il caso della famiglia allontanata da Villaverla, dove voleva la residenza per vivere in mezzo alla strada, è finito persino dinanzi ai componenti del Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. In tempo di crisi e di esclalation di furti e rapine, accade anche questo.

Natalia Bandiera