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Reinhold Messner: “No alpinismo turisticizzato e di massa”

Gli alpinisti di oggi e di domani devono dedicare anima e corpo “all’alpinismo dell’autoresponsabilità”. Le parole di Reinhold Messner hanno ispirato i ragazzi e le ragazze del progetto Eagle Team che, lo scorso 25 gennaio, hanno incontrato il celebre alpinista altoatesino al Messner Mountain Museum Ortles di Solda, in provincia di Bolzano. Il grande scalatore ha voluto incontrare i membri del team, per conoscerli e poter trasmettere la propria visione maturata in decenni di alpinismo, a quelli che saranno gli atleti del domani. Messner si è intrattenuto a lungo con il gruppo, soffermandosi sugli aspetti culturali della pratica alpinistica e ascoltando a sua volta i racconti dei primi importanti exploit e dei progressi del gruppo. Insieme ai ragazzi, erano presenti anche il presidente generale del Cai Antonio Montani, il team leader Matteo Della Bordella e il tutor Marco Majori.

“Vorrei che voi giovani seguiste la cultura dell’alpinismo tradizionale, basata sul concetto di conquista e sulla rinuncia, contro l’alpinismo turisticizzato e di massa di oggi”, ha dichiarato Messner.

Il ghiaccio è stato il protagonista della terza settimana di Eagle Team a Kandersteg nell’Oberland bernese, iniziata a qualche giorno di distanza dall’incontro con Messner. I 15 giovani alpinisti si sono cimentati nel terzo modulo di arrampicata e formazione da domenica 28 gennaio a sabato 3 febbraio 2024. Oltre a Della Bordella, erano presenti i tutor Ezio Marlier, Nicola Tondini, Luca Moroni, Roger Schaeli, Silvan Schüpbach, Angelika Rainer e Francesco Ratti. Si tratta di alpinisti e alpiniste di grande esperienza e alto livello internazionale.

Kandersteg è un tempio del ghiaccio, che quest’anno si è subito presentato non in condizione ottimale, con una sfida in più per i ragazzi e le ragazze: trovare le migliori linee. “Qui si è visto il vero talento”, commenta Della Bordella. “Con le condizioni che abbiamo incontrato sono molto soddisfatto dei risultati che il gruppo è riuscito a portare a casa dimostrando di avere occhio e capacità di muoversi anche in ambiente severo e difficile”. Tra le diverse ripetizioni realizzate dai ragazzi e dalle ragazze, citiamo la via “Muttology” e la “Taschen Kombo”, entrambe sullo Stockhorn nelle Prealpi Bernesi. Senza dimenticare la Verschneidung al Fisistock nelle Alpi Bernesi.

Alessandra Prato, Camilla Reggio e Lorenzo Toscani insieme a Ezio Marlier, presidente dell’Unione valdostana Guide alpine, hanno invece trascorso due giornate a Valsavarenche, in Valle d’Aosta. Alessandra ha aperto un tiro impegnativo con chiodatura a viti da ghiaccio e fix, mentre Camilla e Lorenzo hanno aperto una via a più tiri in stile tradizionale. Oltre all’arrampicata, spazio anche ai momenti di formazione. Insieme a Nicola Tondini e ad Angelika Rainer, i ragazzi hanno potuto approfondire le tecniche di salita su ghiaccio e il dry-tooling, una tecnica di salita, con piccozze e ramponi, su roccia. Le serate didattiche invece, sono state curate da Marlier, pioniere della moderna arrampicata su ghiaccio e misto, che ha raccontato la storia e l’evoluzione della disciplina, dalle sue origini ai giorni nostri.