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Tassi dei mutui in aumento, consumatori vogliono la proroga dello stop alle rate

Tassi dei mutui in aumento. A marzo gli interesse sui prestiti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, si sono collocati all’1,72% (1,64 in febbraio), mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo al 7,98 per cento (8,11 nel mese precedente). Lo rende noto la Banca d’Italia nella pubblicazione “Banche e moneta: serie nazionali”.

I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari all’1,26% (1,14 in febbraio), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari all’1,83%, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati allo 0,84%. I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,33% (come nel mese precedente).

L’associazione bancaria e 17 associazioni di consumatori chiedono che siano potenziate le disponibilità finanziarie del “Fondo prima casa” nell’ottica di assicurarne l’operatività almeno per tutto il 2022. “Si tratta – spiegano – del principale strumento pubblico nel mercato dei mutui per l’acquisto dell’abitazione principale” che rilascia garanzie del 50% del valore della casa in modo che la banca possa erogare il 100% non chiedono così una parte in liquidità o garanzie da terzi.

Si chiede poi che sia rifinanziata e ampliata l’operatività del Fondo Gasparrini, che consente la sospensione del pagamento delle rate del mutuo a chi è in difficoltà fino a 18 mesi anche ai lavoratori autonomi e ai liberi professionisti nonché a tutti i mutuatari a prescindere dal reddito. Lo scorso dicembre sono scadute le deroghe che avevano ampliato l’operatività del fondo.

Inoltre la lettera avanza la proposta che sia prevista la controgaranzia dello Stato a supporto del “Fondo per il credito ai giovani”, e del “Fondo di sostegno alla natalità” per rendere questi strumenti in linea con le regole di vigilanza dell’Accordo di Basilea per le banche.