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Thiene. Don Livio Destro sul calo dei matrimoni religiosi: ‘La crisi è un pretesto’

Il calo dei matrimoni religiosi, emerso nei giorni scorsi con le statistiche stilate dall’ufficio stampa del Comune di Thiene fa riflettere Don Livio Destro che ha già chiesto un approfondimento al sindaco Gianni Casarotto per decifrare meglio il fenomeno. ‘E’ innegabile che il calo ci sia, ma coloro i quali oggi si sposano lo fanno con più consapevolezza e voglia di un sacramento, che ritengono importante per dare forza e valore all’unione’.

Ai corsi che organizziamo al Duomo, noto con quanta maturità i ragazzi di oggi, arrivano all’altare. Una consapevolezza del passo che si sta compiendo che non riscontravo qualche anno fa, quando c’era meno ‘elasticità’ sulla convivenza, che oggi è più tollerata. Parlando con i futuri sposi – spiega Don Livio – riscontro che spesso il 50 per cento di loro già convive, ma vuole però, rafforzare il legame con il sacramento, che significa amore, impegno, progettualità. Che significa la parola ‘per sempre’, quella che probabilmente inibisce molte coppie di oggi.

Significa che chi va a convivere non prova vero amore?

No, non dico questo, anche la convivenza è amore, ma il sacramento del matrimonio è ben altro

Spesso si sente dire alle giovani coppie:’Non ci possiamo sposare perchè non abbiamo i soldi’. Pensa che anche la crisi abbia giocato un ruolo nel calo dei riti religiosi?

Ritengo che le difficoltà economiche siano un pretesto. Sposarsi in Chiesa non vuol dire festeggiare in grande stile e certe persone dovrebbero imparare ad accostare il sacramento religioso all’essenzialità. Sposarsi con il rito religioso non vuol dire per forza fiori, abiti principeschi e ristoranti di lusso. Per fortuna, in questo senso, si registrano fatti positivi perchè noto che sempre più coppie rinunciano alle grandi feste  per concentrarsi sull’essenza del sacramento.

Come interpreta il calo netto dei numeri dei matrimoni religiosi? I 35 del 2012 rispetto ai 62 del 2011 rappresentano un dato che fa riflettere…

Per questo motivo, non appena ho letto le statistiche ho telefonato al sindaco Gianni Casarotto per chiedergli ulteriori dati e capire meglio la situazione. Qui da noi, lo scorso anno, ne abbiamo celebrati 16. L’anno prima erano stati oltre 20. Qui al Duomo, i ragazzi frequentano con entusiasmo il corso per fidanzati. Tra qualche giorno parte il secondo con 18 iscritti. Ma ripeto, riscontro maturità e voglia di fare il grande passo in Chiesa. Ritengo che i dati stilati dall’ufficio stampa del Comune tengano in considerazione anche del fatto che nella nostra città vivono sempre più persone di diversa etnia e quindi con religioni diverse.

di Redazione Thiene on line