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Dalla feccia l’energia. Zaia: ‘Esempio di economia circolare’

L’Università Ca’ Foscari di Venezia e Serena Wines 1881, tra le prime cinque aziende produttrici di prosecco, hanno sottoscritto  un accordo per sviluppare in laboratorio nuove celle fotovoltaiche per produrre energia dagli scarti della vinificazione. Il progetto biennale di ricerca si basa sul brevetto congiunto depositato lo scorso maggio. A presentare il brevetto, la professoressa di Chimica dei nanomateriali di Ca’ Foscari Elisa Moretti, inventrice delle celle, che sfruttano i coloranti naturali derivanti dalla feccia, scarto di produzione altrimenti da smaltire. L’avvio degli studi risale a un progetto finanziato dalla Commissione Europea attraverso il programma Fse, gestito dalla Regione Veneto, che sostiene l’iniziativa. “L’invenzione – ha spiegato Moretti – può adesso passare alla prototipazione, in vista di una possibile futura diffusione sul mercato.

Attualmente stiamo lavorando per ottimizzare l’efficienza delle celle”. L’attività di studio si sta svolgendo al Campus scientifico di Mestre, su cui Ca’ Foscari sta investendo tre milioni nel triennio 2018/20. “Questo – ha commentato il rettore, Michele Bugliesi – è un esempio paradigmatico di economia circolare, che sta diventando sempre più importante, oggi, per creare un’economia di sviluppo sostenibile, oltre che elemento competitivo per le aziende. Da tre anni, accedendo a un finanziamento del Mise, abbiamo messo in atto un’agenda che ci ha portato, quest’anno, a depositare cinque brevetti, tra cui questo rappresenta uno dei casi di maggior successo”. “Per noi – ha aggiunto il presidente del Veneto, Luca Zaia – oltre che un esempio di economia circolare, questa iniziativa conferma l’attenzione massima alla filiera del prosecco, che, tra doc e docg, produce 650 milioni di bottiglie l’anno”.