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“I bombardamenti a pochi passi dai miei figli e nipoti”. La testimonianza di Galina, colf di Zanè

“Penso che parenti o no, se al mattino ti svegli scoprendo che il tuo paese è in guerra ed è stato bombardato, già solo questo ti distrugge.”. Parla a stento, con la voce rotta dalla commozione Galina Mendyk, 58 anni originaria di Kalus a pochi km da Ivano-Frankivs’k in Ucraina. Da 8 anni vive a Zanè e lavora come colf. Ieri mattina,  il suo risveglio è stato a dir poco angosciante, un incubo preannunciato da giorni a cui non è stata data la giusta importanza, fino a quando è diventata realtà.. e il pensiero vola subito ai suoi figli di 28 e 30 anni e ai suoi tre nipotini di 9, 3 e 2 anni che non vede dal 2020.

“Da tempo Putin minacciava di bombardare, ma proprio perché è da tanto che lo diceva, abbiamo sempre pensato “lui parla parla, ma poi non fa niente”. Non avremmo mai pensato che invece lo avrebbe fatto davvero. La situazione è davvero critica. Vedere l’aeroporto della capitale bombardato, le scuole, gli asili, le banche tutte chiuse, pochi ancora al lavoro, alcuni negozi aperti per poter vendere il più possibile cibo e articoli di prima necessità, anche se mi dicono che è già sparito tutto. Tutti hanno molta paura”.

I suoi figli e i suoi nipoti hanno visto o sentito i bombardamenti?

“Sì, a 36 km dal mio paese hanno bombardato e i boati si sono sentiti e si sono viste le luci. Non so davvero cosa pensare, mio figlio è sotto shock, tutti lo sono. Stanno tutti chiusi in casa, non escono se non per emergenza. Chi può ha parenti in campagna e ne ha la possibilità, si reca lì per nascondersi in bunker sotto terra. Nessuno però sa davvero cosa fare. Nel mio paese la guerra è iniziata nel 2014, all’inizio era contenuta come situazione locale (si riferisce a Donbos), ma adesso è una cosa seria estesa a tutto il paese. I miei parenti sono sparsi un po’ ovunque in Ucraina. Fortunatamente stamattina sono riuscita a sentirli quasi tutti e so che al momento sono tutti al sicuro. Domani andrò al lavoro pensando a loro, ma ringraziando il cielo perché almeno ce l’ho. Ogni tanto mando i miei risparmi a casa, ma ora le banche sono chiuse e non posso farlo. Andavo ogni anno in Ucraina, questi ultimi due sono dovuta rimanere in Italia anche per via del Covid, è stato sicuramente più difficile.”.

Qual è il suo pensiero riguardo a Putin?

“Che è un pazzo. Ho sentito cosa vuole fare, lui vuole prendere anche la Polonia, i Balcani, tutto. Il vero dittatore è Putin. Nel mio paese si sta bene. Lui dice che vuole aiutare il nostro paese ma non ne abbiamo bisogno. Noi stiamo bene così, non abbiamo bisogno di lui, è la Russia che vuole la guerra e quello che dice non è vero, è bugiardo. Vuole prendere la nostra terra, la Russia ha sempre fatto questo nel corso degli anni. Ha sempre preso e da un puntino è diventata una potenza, prendendo tutto e credo non si fermerà, vuole ancora e ancora.”.

I suoi nipotini hanno capito cosa sta accadendo?

“Sì, hanno capito e sono spaventati. Tutti sono spaventati, adulti e bambini. Non sappiamo cosa fare perché questa non è come la seconda guerra mondiale, questa volta c’è un grandissimo potenziale. Se solo lo volesse, uno Stato da solo come la Russia potrebbe spazzare via tutto e tutti. Siamo in attesa della nostra sorte con la speranza che tutto si fermi. Ma credo che lui voglia iniziare la terza guerra mondiale. Pensavo non fosse capace di bombardarci e invece.. quindi mi aspetto ora di tutto da lui.”.

I tuoi familiari resteranno in Ucraina?

“Sì, la mia famiglia vuole rimanere in Ucraina. Ho chiesto più volte a loro di venire in Italia ma vogliono restare a casa, hanno la loro vita lì e non vogliono scappare.”.

 

Laura San Brunone