AltoVicentinOnline

Allarme Coldiretti.’Inverno troppo asciutto, 50% di acqua in meno’

Il maltempo è atteso come manna dagli agricoltori soprattutto al nord dove in molte zone non piove in modo significativo da mesi ed è caduta durante l’inverno il 50% di acqua in meno ma per essere di sollievo la pioggia deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa, mentre i forti temporali, soprattutto con precipitazioni violente provocano danni. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’arrivo della perturbazione proveniente dal Nord Europa con temporali, forti venti e un netto calo delle temperature al centro nord.

A preoccupare – sottolinea la Coldiretti – è anche il vento che alimenta gli incendi in una situazione in cui per le anomalie climatiche e della siccità è divampato quasi un incendio al giorno in Italia dall`inizio nel 2019 e si contano ben 80 incendi dall`inizio dell`anno con 2.348 ettari bruciati contro gli appena 4 roghi dello stesso periodo del 2018 e 26 ettari devastati. La situazione resa difficile quest’anno dal caldo e dalla siccità che – continua la Coldiretti – hanno reso secchi i boschi, senza neve le montagne e asciutti invasi, fiumi e laghi ma sono compromesse anche le riserve nel terreno, nel momento in cui l’acqua è essenziale per le coltivazioni.

In pericolo ci sono infatti le semine primaverili di granoturco, soia, girasole, barbabietole, riso e pomodoro nei terreni aridi poichè se da un lato il “bel tempo” ha permesso agli agricoltori di fare le lavorazioni per preparare il terreno alla semina in modo ottimale, non si può dire la stessa cosa per la germinazione dei semi, che – spiega la Coldiretti – può avvenire solo se in presenza di buona umidità del terreno. Allo stato attuale nel nord Italia – denuncia la Coldiretti – la situazione è grave come quella del 2017, uno degli anni peggiori del secolo, che ha creato difficoltà anche per gli usi civili nei centri urbani ed è costata 2 miliardi di euro in danni all’agricoltura a causa della siccità che ha tagliato i raccolti delle principali produzioni, dagli ortaggi alla frutta fino al mais, ma anche ai vigneti e al fieno per l’alimentazione del bestiame per la produzione di latte. (comunicato stampa Coldiretti)