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Anziani non vaccinati: “ Manca il 13% e per qualcuno è ora del richiamo”

A moment of the inauguration of the new hub for vaccination against Covid-19 set up by the Local Health Company Roma 1 at the Auditorium - Music Park, in Rome, Italy, 15 February 2021. There are inside 10 vaccination stations and two stations dedicated to the preparation and dilution of the vaccine. The vaccine center administered the Moderna vaccine to 176 people on the opening day, with reservation made on a regional platform. ANSA / Massimo Percossi

Sono solo 160mila gli anziani over 65 non vaccinati in Veneto, il 13%, ma vista la pericolosità del covid e la presenza di varianti, sono ancora troppi.

“Non si tratta di grandi numeri ma è necessario accelerare la campagna vaccinale e la Regione deve applicare subito la nuova circolare per le visite nelle Rsa: sette giorni su sette fino a 45 minuti”.

Lo chiedono a gran voce i sindacati di Cgil, Fnp, Cisl e Uil, che si rivolgono anche a quelle persone che hanno passato i 65 anni e ancora non hanno inoculato il farmaco anti covid: “Vaccinatevi!”

Per i sindacati veneti dei pensionati è necessario dare un’accelerata per raggiungere anche quei pochi che mancano.

“L’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità sui decessi da Covid da inizio anno ha dimostrato che il vaccino funziona – spiegano le segretarie generali venete Elena Di Gregorio (Spi Ggil), Vanna Giantin (Fnp Cisl) e Debora Rocco (Uilp Uil) – Noi rinnoviamo l’appello a tutti i nostri anziani affinché superino gli indugi e si vaccinino. Ma chiediamo alla Regione di dare conto del perché 1 anziano su 10 non è ancora vaccinato, se per scelta o per patologie incompatibili coi vaccini disponibili”.

Due sono i dati confortanti del report dell’ISS: il primo è che, fra i quasi 36mila morti per Covid dal 1° febbraio al 21 luglio 2021, quanti avevano completato il ciclo rappresentano solo l’1,2%, e si tratta di soggetti che avevano anche altre patologie. Il secondo è che l’età media dei decessi di questa estate è di 72 anni, mentre lo scorso luglio era di 85: ciò dimostra che le campagne vaccinali degli ospiti delle Rsa e degli over 75, iniziate per prime, li hanno tutelati.

Per i primi vaccinati la copertura sta per scadere

Per i primi vaccinati sta scadendo il tempo accertato di copertura, i 9 mesi stabiliti dal Green Pass. Per i primi che sono stati vaccinati la copertura vaccinale è agli sgoccioli, e il dibattito sull’eventuale terza dose è ancora aperto nel mondo scientifico: “Per ora la terza dose risulta altamente probabile per i fragili, gli immunodepressi e gli operatori sanitari – continuano le segretarie – memori del caos che abbiamo vissuto nelle fasi iniziali della campagna vaccinale, chiediamo alla Regione di essere tempestiva e trasparente nelle comunicazioni su tutto ciò che la riguarderà”.

Le visite nelle Rsa

“Tempestiva deve essere anche la comunicazione alle Ulss e alle strutture residenziali della circolare che aggiorna le indicazioni per le visite dei famigliari, diramata dal ministero della Salute il 2 agosto. Circolare che prevede che le visite, condizionate alla presentazione del Green Pass da parte del famigliare, devono essere garantite sette giorni su sette, anche nei festivi, per una durata fino a 45 minuti – spiegano i sindacati – La circolare, peraltro, invita gli assessorati regionali competenti a fare controlli a campione”.

“Il ministero ha colto le sollecitazioni e i problemi di cui i sindacati dei pensionati, a livello territoriale e nazionale, si sono fatti portavoce in questi mesi – sottolineano le segretarie generali di Spi, Fnp e Uilp – ora che le regole sono state riscritte, la Regione deve trasmetterle subito e noi, come già fatto, ci impegneremo a verificare ancora la loro applicazione che, come è noto, in Veneto è stata troppo spesso elusa. Ci attendiamo un nuovo monitoraggio e una nuova convocazione per confrontarci con l’assessore regionale alla Sanità veneta Manuela Lanzarin”.

di Redazione Altovicentinonline