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“Bisogna ridare autorevolezza agli insegnanti e a chi opera nella scuola”

“Bisogna ridare autorevolezza a chi opera nella scuola: dirigenti scolastici e docenti, perchè è partendo da una rivoluzione culturale che si può veramente cambiare l’Italia e la scuola italiana. Ridare autorevolezza vuol dire valorizzare il ruolo di chi lavora per la scuola italiana dal punto di vista economico ma anche dal punto di vista del rispetto, un concetto che ho voluto introdurre e sottolineare con forza: bisogna riportare il valore del rispetto all’interno della scuola italiana. Il rispetto per i docenti, i dirigenti e i beni pubblici”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervenendo  al XIII Congresso nazionale Anp in corso a Roma all’Hotel Lifestyle e in diretta streaming. Valditara ha parlato poi di “ripristinare anche il concetto di autorità, legittima, perchè in un paese democratico l’autorità è il contrario dell’anarchia, quindi va riconosciuta rispettata e valorizzata”. E ha ricordato le norme varate in questa direzione: dal voto in condotta, all’aumento delle sanzioni per il genitore che aggredisce il dirigente scolastico. “Tutto questo credo sia qualcosa che deve esser percepito come un cambiamento nei confronti di un personale della scuola che deve essere autorevole, riconosciuto e rispettato per il suo ruolo straordinario”. Il ministro ha poi ricordato l’aumento dei livelli retributivi per i dirigenti scolastici, aggiungendo che “nell’ultima legge di bilancio abbiamo stanziato risorse perchè questi livelli retributivi possano essere mantenuti nel corso del tempo. Ci saranno 17,5 mln che andranno a confluire nel Fun, che saranno frutto del dimensionamento e che contribuiranno al mantenimento di quei livelli”. “Da parte di questo governo e questo ministero- ha concluso- per la prima volta c’è la seria volontà di cambiare seriamente la scuola italiana nella direzione di una scuola che sa svolgere davvero la sua funzione educativa e che dia ai nostri giovani la possibilità di avere un successo formativo e dunque lavorativo”.