Oggi si celebra la Giornata internazionale del riciclo, iniziativa nata nel 2018 dalla Global Recycling Foundation. “L’Italia- spiega il ministro dell’Ambiente e della Sicirezza energetica Gilberto Pichetto- vuole mantenere il suo ruolo di leader nell’economia circolare, costruito in anni di impegno e investimenti nel riciclo. Nel negoziato europeo sul regolamento imballaggi, l’Italia ha fatto valere le proprie ragioni e lavorato senza sosta per dare valore a questo modello vincente, che ci ha permesso in grande anticipo di traguardare la maggior parte degli obiettivi continentali. Continueremo a farlo con determinazione”. Il MASE è impegnato, attraverso il Pnrr, nella realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e ammodernamento degli esistenti, arrivando a finanziare, in particolare nelle Regioni con un deficit impiantistico, 1085 progetti. A questi si aggiungono i “progetti Faro di economia circolare” su specifici materiali, quali carta e cartone, rifiuti elettrici ed elettronici, plastici, tessili: su queste iniziative risultano ad oggi sottoscritti tutti gli atti d’obbligo con i realizzatori. “La Giornata internazionale del Riciclo- aggiunge Pichetto- ci ricorda anche quanto conti investire nella sensibilizzazione e nella corretta informazione di cittadini e imprese, perché considerino il riciclo come un contributo diretto alla salvaguardia dell’ambiente: una sfida globale come questa non si decide a tavolino- conclude il ministro- ma ha bisogno di scelte consapevoli quotidiane e di comportamenti responsabili sul territorio”.
Vetro, il 9% degli italiani ammette di non saperlo riciclare sempre correttamente
Due italiani su 10 conferiscono insieme al vetro anche lenti per gli occhiali e il 14% le lampadine. Oggetti in porcellana come tazze e tazzine e pirofile in borosilicato finiscono nella raccolta del vetro nell’8% dei casi. A livello territoriale, sono gli abitanti delle regioni del Sud a darsi la valutazione più bassa, giudicando la propria abilità nel riciclo del vetro nel 12% dei casi insufficiente. Tra queste spicca la Campania con un 13%. Nelle regioni del nordest sono i bicchieri a finire più spesso nella raccolta del vetro (70%), mentre le lampadine e gli oggetti di cristallo finiscono nelle campane più frequentemente nelle regioni del sud. Vetro borosilicato e porcellana traggono in inganno più frequentemente gli abitanti delle regioni del nord ovest. La mappa generazionale invece vede i giovani commettere errori più spesso nel conferire cristallo e lenti per gli occhiali (citati nel 32% dei casi) e oggetti di ceramica (14%) mentre il borosilicato che trae in inganno l’11% dei 55-70 enni, nella raccolta dei giovani è presente solo nel 6% dei casi. Nel rilevare che il vetro è riciclabile all’infinito, il presidente di Coreve Gianni Scotti spiega che “solo aumentando la qualità della raccolta possiamo contribuire a ridurre il peso dei rifiuti sull’ambiente, migliorare l’efficienza dell’economia circolare del vetro e aumentare i ricavi dei nostri Comuni”. (ANSA). .