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Zelensky: “La guerra finirà presto, ma abbiamo bisogno dell’Italia”

Volodymyr Zelensky in un fermo immagine tratto da un video pubblicato su Telegram, 11 dicembre 2022. TELEGRAM ZELENSKY ++ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA ++ NPK++

(AGI) Siamo più forti di un anno fa. I russi invece sono più deboli”: ne è convinto il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, che alla vigilia dell’incontro con la premier Giorgia Meloni, si è fatto intervistare dai giornali italiani. E il leader ucraino spiega anche il perché del suo ragionamento: “Noi combattiamo per difendere le nostre case, abbiamo scelto l’Europa, Vogliamo difendere la democrazia e la nostra libertà”.

Per il presidente Ucraino il dialogo con Vladimir Putin è “inutile”: “Sono arrivato alla conclusione – aggiunge nell’intervista – per cui non siamo in grado di cambiare l’atteggiamento russo. Se hanno deciso di isolarsi nel segno della ricostruzione del vecchio impero sovietico non possiamo farci nulla”.

Zelensky, si dice poi “fiducioso” che la premier Giorgia Meloni possa “tenere compatto il governo”: a un anno dal primo anniversario dell’inizio dell’invasione russa, il leader ucraino – che ha parlato incontrato ‘Sole 24′, Repubblica’ e ‘La Stampa – si dice ottimista sulle fibrillazioni all’interno del governo italiano. “Per noi è fondamentale non perdere il sostegno italiano e di nessun altro Paese, che abbiamo coltivato con grande sforzo contro l’intensa campagna di disinformazione del Cremlino”. Secondo Zelensky, infatti, “la disinformazione” arriva nelle case italiane “all’ora del breakfast”.

Infine un passaggio sulle dichiarazioni del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha letto della richiesta di aprire immediatamente un tavolo della pace sull’Ucraina; ma è scettico sulla possibilità di un dialogo con il capo del Cremlino, Vladimir Putin, e dunque si interroga se possa “mandare qualcosa” al leader di Forza Italia per convincerlo.

“Ho sentito le dichiarazioni di Berlusconi. Non lo conosco personalmente, forse dovrei mandargli qualcosa… Non so, che cosa gli posso regalare? Vodka? Ho una buona vodka. Se una cassa di vodka è abbastanza per portare Berlusconi dalla nostra parte, allora risolveremo finalmente questo problema”.

Nuccia Bianchini Agi