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Thiene. Zambon e Parise di corsa nella Norvegia selvaggia a sfatare il mito del paese ‘cartolina’. Fotogallery

‘Mi guardo intorno e vedo montagne a picco su un mare caraibico, e un orizzonte che non finisce mai’. E’ la favolosa immagine impressa negli occhi dell’atleta thienese Alessio Zambon, che ieri ha appena concluso una impresa sportiva che non ha il tempo per avversario, ma la selvaggia natura norvegese delle isole del nord, oltre il circolo polare artico.

 

Laureando in ingegneria meccanica, da alcuni mesi grazie al programma europeo Erasmus risiede nella ‘vichinga’ Trondheim, la terza città più grande della Norvegia, grande circa come Vicenza, nella quale questo ragazzo sportivo per passione e amante della montagna e della corsa, ha maturato di realizzare una impresa atletica baciato dal sole di mezzanotte.

 

Alessio ha affrontato le terre dell’estremo nord in una 4 giorni di corsa nelle isole Rando Lofoten, percorrendo 160 chilometri e 9 mila metri di dislivello, da nord a sud, in un vero e proprio ‘into the wild’ formato Europa del Nord. Ma solo dopo aver convinto a seguirlo nell’avventura Matteo Parise, 23 anni, anche lui iscritto alla Summano Cobras di Santorso, con il quale ha concluso l’impresa.

 

‘Lunedì, il primo giorno di gara, abbiamo corso 43 chilometri sotto la pioggia – racconta Alessio – per un totale di 11 ore. Se non ci fosse stato Matteo, sarei caduto nello sconforto. Con il nostro ‘sodalizio’ desideravamo fa conoscere la Norvegia per quel che è realmente, certamente non un paese da cartolina, da visitare come fosse, ad esempio, Pisa. Tutto quello che è bello, qui lo si deve guadagnare. A partire dagli spostamenti. A volte per raggiungere un posto da visitare si deve prendere l’aereo, poi i traghetto, noleggiare una macchina e infine mettersi in moto a piedi. E magari sei distante 50 chilometri dal primo centro abitato.’

 

Non ci sono dubbi al riguardo: l’impresa di Alessio e Matteo non è una sterile sfida contro sé stessi, contro la fatica, per battere un record o per essere menzionati in qualche classifica sportiva. Ad emergere, immensa e bellissima, è una terra da favola, con una doppia anima, quella di un paese dalla natura selvaggia e delle foreste a due passi da casa e quella delle persone, che hanno fatto del senso civico uno stile di vita.

 

‘Veramente non mi capacito – aggiunge ancora Alessio – di come in Norvegia la parola ‘rispetto’ domina su tutto, in particolare per l’ambiente. Ma anche per le persone e per il lavoro. Qui alle 16 tutti finiscono di lavorare, e si occupano di sé stessi, della propria vita privata. Gli stipendi sono il doppio rispetto a quelli in Italia, e il costo della vita non lo giustifica’.

 

Tra 10 giorni Alessio tornerà a Thiene, ma ad accettare un lavoro nella patria del sole a mezzanotte ci sta pensando seriamente. Tanto più che sarebbe appoggiato dall’entusiasmo della sua ragazza, Francesca Baggio, anche lei catturata dal fascino della Norvegia. ‘Nonostante il mio lavoro di grafica mi piaccia veramente molto, se se ne va lui – dice decisa – me ne vado di sicuro anche io, in questo paese dai profumi e dai colori indescrivibili’.

 

Marta Boriero