AltoVicentinOnline

Il drago di Maltar ritornerà in estate: donati oltre 46mila euro

“Siamo quasi arrivati all’obiettivo, in questi giorni stiamo cercando partner aziendali e privati per raggiungere quanto necessario per ricostruire l’opera (con tutto ciò che ne consegue, strutture metalliche, legno ecc..) , mettere in sicurezza la zona (con telecamere e ripristinare il sedime per la posa)”.

Sono le parole di Isacco Corradi, il Sindaco del Comune di Lavarone che scrive su GoFundMe dove, ad agosto, all’indomani dell’incendio ai danni del Drago Vaia, aveva lanciato una raccolta fondi. Iniziativa che fin dalle prime ore ha ottenuto un grande riscontro nella comunità e in tutta Italia. Lo sconcerto per l’incendio di un’opera ad alto contenuto simbolico, ha generato e continua a generare, una catena di solidarietà nata da un grande spirito di comunità.

Realizzato da  Marco Martalar, sull’Alpe Cimbra, il Drago alato era stato costruito con 3.000 viti e 2.000 scarti di arbusti provenienti dalla tempesta dell’autunno 2018, un evento che ha distrutto decine di migliaia di ettari di foreste alpine e sconvolto l’intera comunità.

“Serve un ultimo sforzo, se ci aiutate nel far conoscere il progetto oppure ne parlate con qualche impresa forse riusciamo a chiudere l’iniziativa in fretta e per l’estate avere l’opera e la completa copertura dei costi.” è l’appello del Sindaco di Lavarone per concludere al più presto la campagna e realizzare la nuova opera.

Per chi volesse contribuire la raccolta fondi è ancora raggiungibile al seguente link

https://www.gofundme.com/f/comitato-valorizzazione-avez-del-prinzep