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Marano. Donne libere e coraggiose, in scena ‘Infrangere il vero’

20Storie di donne libere e coraggiose; un discorso sull’importanza e le difficoltà delle relazioni; la memoria della strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna: sono i temi che andranno in scena a Marano, nell’ambito della rassegna di teatro civile, ‘Infrangere il vero’, promossa dall’assessorato alla Cultura. Quattro spettacoli a ingresso libero, il sabato sera fino al 14 novembre, sempre alle 21.00 in auditorium.

Sabato 24 ottobre è la volta di “Sospiro d’anima”, spettacolo di e con Aida Talliente, e con David Cej: è la storia di Rosa Cantoni, raccontata attraverso le sue poesie, le immagini, la musica.

Un breve viaggio dedicato a questa protagonista della Resistenza friulana, poi deportata al campo di sterminio di Ravensbruk nel ’45 e mancata il 28 gennaio del 2009, durante la costruzione dello spettacolo, che è un attraversamento lento e discreto dei suoi ricordi, delle sue vecchie fotografie e delle sue poesie, per tenerla viva nella storia dei nostri giorni.

Sabato 7 novembre, la compagnia Amor Vacui presenta “Intimità”, con Andrea Bellacicco, Lorenzo Maragoni ed Eleonora Panizzo. “Intimità” è un discorso, un’analisi, uno spettacolo, intorno alla nostra tendenza a ripetere, nelle relazioni, gli stessi schemi di comportamento, e alla possibilità di trovare delle alternative. Tre attori cercano di parlarne, in modo a un tempo pubblico e privato, raccontando così una storia, forse d’amore: quella che lega attori e spettatori.

La rassegna si chiude sabato 14 novembre con lo spettacolo “Un’altra vita” dell’associazione Ca’ Rossa, di e con Matteo Belli, dedicato ai superstiti della strage del 2 agosto 1980 alla stazione di Bologna. Il monologo teatrale di Matteo Belli dà voce alle testimonianze dei feriti sopravvissuti alla strage e completa la trilogia cominciata nel 2017 con “Cantiere 2 agosto”, che è già stato presentato a Marano Vicentino. Lo spettacolo è stato scritto partendo dai racconti di chi rimase sotto le macerie: volti simbolo come Marina Gamberini e Paolo Sacrati, ma anche chi per anni non aveva quasi mai raccontato la propria storia, come Yuri Zini ed Eliseo Pucher.

L’entrata agli spettacoli è libera, ma i posti sono limitati, nel rispetto delle normative anti Covid-19. Si consiglia la prenotazione al numero 0445 598861, o scrivendo una mail a biblioteca@comune.marano.vi.it.