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Asiago-Zanè. Pacchi-spesa per famiglie bisognose grazie a Coldiretti

C’era una volta il ricco nordest. E adesso non c’è più. Sono 110 i pacchi che hanno raggiunto altrettante famiglie vicentine in stato di bisogno. Una goccia nel mare, ma pur sempre un’attenzione rivolta a coloro che, purtroppo, non hanno voce e, quando ce l’hanno, non sempre vengono ascoltati.

La generosità che caratterizza il territorio in questa occasione si concretizza attraverso Coldiretti, che lungo tutto lo Stivale ha messo a punto una straordinaria iniziativa, per fare del bene sotto diversi punti di vista: dal sostegno alle famiglie stremate dal Covid, alla valorizzazione delle produzioni made in Italy, fino al rilancio improcrastinabile delle economie locali.

I pacchi, partiti dalla sede Coldiretti di Vicenza, sono stati consegnati alle famiglie del territorio e nell’Alto Vicentino e in Altopiano sono arrivati ad Asiago e Zanè.

L’iniziativa promossa da Coldiretti, Filiera Italia e Campagna Amica, con la partecipazione delle più rilevanti realtà economiche e sociali del Paese, ha visto la spedizione del primo carico di aiuti alimentari dal cortile di Palazzo Chigi “A sostegno di chi ha più bisogno”.

“Ogni famiglia ha ricevuto un pacco di oltre 50 kg con prodotti 100% Made in Italy come pasta e riso, Grana Padano, biscotti, sughi, salsa di pomodoro, tonno sott’olio, dolci e colombe pasquali, stinchi, prosciutti, carne, latte, panna da cucina, zucchero, olio extra vergine di oliva, legumi e formaggi – ha spiegato il presidente provinciale di Coldiretti Vicenza Martino Cerantola – Un’operazione che vuole essere un segnale di speranza per il territorio e per quanti, in questi mesi, hanno pagato più di altri le conseguenze economiche e sociali dell’emergenza Covid. Ma anche per evidenziare le grandi eccellenze del Paese, che hanno contribuito a fare grande il Made in Italy in Italia ed all’estero e rappresentano una risorsa determinante da cui ripartire. Abbiamo voluto dare un segno tangibile della solidarietà della filiera agroalimentare italiana verso le fasce più deboli della popolazione più colpite dalle difficoltà economiche – ha concluso Cerantola – per far sì che questa esperienza diventi un impegno strutturale che aggiunge valore etico alla spesa quotidiana dei vicentini”.

di Redazione Altovicentinonline