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Valli. L’Ossario del Pasubio celebra 90 anni. “La pace è un percorso culturale individuale”

Per la celebrazione annuale dell’Ossario del Pasubio, che quest’anno coincide con i 90 anni del Sacello, ieri a Valli del Pasubio hanno sfilato tante istituzioni, ma il pubblico ha scarseggiato.

Sarà stata la minaccia di brutto tempo, o l’organizzazione incerta, a cambiare le carte in tavola e trasformare un appuntamento, che di solito è molto seguito, in una cerimonia solenne, ma per pochi intimi.

Il Sottosegretario di Stato alla Difesa Onorevole Domenico Rossi ha presieduto ieri, la commemorazione in onore ai caduti della Grande Guerra, tenutasi presso il Sacrario del Pasubio, sul Colle di Bellavista in località Pian delle Fugazze, dove ha ricevuto gli onori da parte di un picchetto del 2° reggimento genio Guastatori alpini di Trento, Comandato dal Colonnello Luigi Musti.

La commemorazione, che cade a novant’anni dall’inaugurazione del Sacrario, è stata promossa dal Comune di Rovereto in collaborazione con la “Fondazione 3 Novembre 1918”, Associazione che custodisce e cura il sito del Pasubio nonchè l’attiguo Museo della Prima Armata.

La cerimonia, iniziata con gli onori alle bandiere ed ai Gonfaloni dei Comuni, è proseguita poi con gli Onori ai Caduti e la deposizione di alcune corone d’alloro alla memoria di chi un secolo fa si è immolato per la Patria.

Durante le allocuzioni delle autorità sono poi intervenuti il Generale di Corpo d’Armata Domenico Innecco che ha sottolineato il successo per il restauro della torre del Sacrario appena ripristinata, nonché l’importanza della cerimonia ed il significato perenne che la Fondazione 3 Novembre 1918,  da lui presieduta, intende affermare.

E’ intervenuto poi il Sindaco di Rovereto Francesco Valduga che, ringraziando tutti gli intervenuti, ha poi sottolineato come il lato umano abbia prevalso, seppur nell’atrocità del conflitto, in virtù del conseguimento della Pace, peraltro rappresentata dall’omonima Campana della sua città. “La pace non è un diritto acquisito – ha affermato Valduga – ma un percorso culturale, meglio se individuale”.

Nel corso della commemorazione ufficiale, ha avuto luogo l’orazione del Sottosegretario alla Difesa On. Domenico ROSSI che, entrando nell’Ossario, al suono delle commoventi note del silenzio, ha formulato auguri di pace per le nuove generazioni, ribadendo l’importanza del ricordare, onorare e soprattutto non dimenticare l’enorme eredità lasciata da chi, con il giuramento al tricolore, ha sacrificato la propria vita per la Patria.

All’evento hanno preso parte le principali Autorità civili, militari e religiose, quali il Commissario Generale di Onorcaduti Generale di Corpo d’Armata Rosario Aiosa (decorato di Medaglia d’oro al Valor Militare), il Prefetto della Città di Vicenza Dott. Eugenio Soldà e Achille Variati, sindaco e presidente della provincia di Vicenza.

Numerose anche le Istituzioni ed Associazioni combattentistiche e d’arma con i propri vessilli e labari, nonché i Sindaci dei Comuni trentini, i Sindaci del comprensorio del Pasubio e di tutto l’alto vicentino con le proprie bandiere e Gonfaloni decorati.

Dopo la celebrazione della Santa Messa, presieduta da Monsignor Mario Mucci, la cerimonia si è conclusa gli onori finali e l’inaugurazione dei restauri nel Sepolcreto e nella Cripta del Sacrario.