I sindaci devono conoscere nomi e cognomi dei positivi al tampone e dovranno occuparsi della loro sorveglianza affinchè non vadano in giro a contagiare gli altri. ‘Un asintomatico, anche se lo vedete che fa sport ed è in piena forma, è una bomba virale, che va isolata’. Luca Zaia non indietreggia e non esclude campagne choc per fare capire ai veneti che devono restare a casa. Ha preannunciato il via ad una campagna scientifica e statistica, con l’acquisto di 100mila tamponi, dei quali ne sono arrivati solo 10mila e non accetta critiche quando si nominano: ‘Ne abbiamo fatti 29mila, persino la Corea viene dopo il Veneto’.
Insomma, Zaia e la ‘sua’ sanità mirano a fermare il Covid 19, interrompere tutte le catene di trasmissione possibili e questo vorrà dire fare tamponi anche fuori dai supermercati. Il fine è quello di individuare tutti i possibili casi sospetti, probabili e confermati . Dalla ricerca puntuale di tutti i casi confermati, sarà possibile per i SISP avviare le conseguenti inchieste epidemiologiche ed intervenire con le disposizioni di isolamento domiciliare e quarantena.
Disporre, per tutti i contatti, le misure di quarantena e isolamento domiciliare fiduciario (Si sottolinea che la misura di Sanità Pubblica da ritenere più efficace al momento è l’estensione dell’isolamento domiciliare fiduciario al fine di interrompere la circolazione del virus. Tutti i contatti così individuati dovranno essere posti in isolamento domiciliare fiduciario (soggetto sintomatico) o in quarantena (soggetto asintomatico). Deve essere sempre comunicato al soggetto interessato come previsto dal DPCM del 8.3.2020, è fatto “divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus.”)
Informare i soggetti affetti da COVID-19 e tutti i loro contatti, sulle misure igienico sanitarie e sui comportamenti da adottare per tutelare la salute individuale e collettiva (Gli operatori dei SISP dovranno fornire tutte le indicazioni per le misure igienico sanitarie da adottare durante il periodo di isolamento e assicurarsi che tali indicazioni siano state comprese dai soggetti interessati. Il soggetto in isolamento domiciliare dovrà comunque essere scrupolosamente informato di: non recarsi spontaneamente nemmeno dal proprio Medico di Medicina Generale, ma contattarlo telefonicamente in caso di necessità; non recarsi spontaneamente al Pronto Soccorso, ma contattare la Centrale Operativa del SUEM118 in caso di necessità, informando della condizione di isolamento)
Questa strategia permetterà l’aumento dei soggetti positivi al test di laboratorio, con l’obiettivo di consentire una più efficace individuazione di tutti i possibili contatti con un caso di Covid e ridurre la conseguente diffusione del virus.
‘Ringrazio i veneti che stanno collaborando, ancora una volta la nostra regione si sta dimostrando grande con un senso di responsabilità, che, se continuiamo con il rigore, si vedrà con i numeri. Purtroppo è ancora presto per parlare di discesa, questo, se la gente rimarrà in casa, potremo iniziare a vederlo verso il 15 aprile. Ribadisco che è necessario rimanere in casa, non avere contatti con nessuno, ridurre i rapporti. Occorre avere un letto libero per l’ultimo paziente che arriva. Non ci sono posti per tutti. Chiunque ancora non avesse chiara la gravità della situazione, lo invito a cliccare su internet le parole terapia intensiva. Vedrà con i propri occhi la gente intubata e capirà cosa accade a chi può ricevere il virus da chi apparentemente gode di ottima salute. Che lo faccia, che vada a vedere per capire che non si scherza con questo virus. Per questo voglio che i sindaci debbano sapere nomi e cognomi dei positivi del loro comune, li devono conoscere anche i Prefetti di ogni provincia perchè vanno isolati, sorvegliati. Vedremo come fare con la privacy, qui c’è un virus pericoloso da fermare ad ogni costo’.
di Redazione AltovicentinOnline