Migliaia di persone che hanno preso le sembianze di un serpentone composto da gente comune, sindaci, amministratori, consiglieri regionali e comunali nel primo pomeriggio hanno fatto sosta dopo il corteo partito dal Pala Romare di Schio davanti all’ospedale Altovicentino. Tutte quelle persone, come in un’unica voce, non si erano mai viste.
Durante il comizio sulle scale dell’ospedale, è stato posto l’accento sul ruolo dei sindaci che in questo preciso momento storico appaiono senza alcun potere nel loro storico ruolo a difesa della collettività.
Liste d’attesa lunghissime, visite rimandate anche di sei mesi o dirottate sul privato, carenza di camici in corsia, le fughe da un ospedale dove i medici sembrano volersene andare a gambe levate perchè non c’è possibilità di carriera. Per non parlare delle condizioni di lavoro estenuanti, con turni impossibili se si pensa che dalle mani di questi professionista passa la vita umana.
Migliaia di casi in carico, alcuni gravissimi, nuove diagnosi, ma personale sempre più ridotto, con ragazzi difficili, lasciati alle famiglie che non riescono più a gestirli. Psicologi e neuropsichiatri spariti un pò alla volta, nessuna presa in carico riabilitativa. Mamme e papà che si dissanguano in privato per trovare sollievo e qualcosa che funzioni per i loro figli trattati come ‘vuoti a perdere’. Disabili, che per legge hanno diritto a terapie specializzate ed individuali, che nella pratica, nella nostra Ulss sono inesistenti. I genitori chiedono aiuto, ma si sentono dire che soldi non ce ne sono. Qualcosa che non si era mai visto in un territorio come l’Altovicentino, dove persino il Centro di Salute Mentale è stato chiuso per mancanza di personale, lasciando nel disagio e nello sconforto più profondo intere famiglie. Almeno su questo fronte, c’è una promessa di riapertura nei prossimi mesi.
‘Non sono cose nuove – spiega Alessia Gamba, ex consigliere comunale di Thiene – la situazione della neuropsichiatria infantile l’ho illustrata tantissime volte, invitando chi c’era sopra di me ed i miei ex colleghi ad andare a vedere con i propri occhi. Sono passati anni e di allora, ricordo solo sguardi di compassione di chi ascoltava in silenzio, ma non ha mai agito. Nient’altro. Oggi, per fortuna, il problema della della neuropsichiatria e dei disabili si è avuto il coraggio di affrontarlo. Ci aspettiamo attenzione per questi ragazzi che hanno bisogno di cure vere, terapie che esistono e che devono entrare anche nella nostra Ulss’.
‘Era doveroso essere qui – ha detto il presidente della conferenza dei sindaci Franco Balzi – questa è una manifestazione giusta perchè organizzata da cittadini per i cittadini. Non tutti i colleghi della conferenza hanno partecipato e non è stata imposta per rispetto delle ‘sensibilità diverse’ di ciascun componente. Per me era doveroso esserci’.
A.B.
Un fiume di cittadini alla manifestazione in difesa della sanità dell’Altovicentino