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Sarcedo e percorsi permanenti: ‘Incantevoli, ma automobilisti pericolosi’

Perchè correte come pazzi? Perchè non avete rispetto di chi, in una domenica soleggiata, vuole fare due passi e codersi la natura del nostro territorio favoloso?
Mi chiamo Miriam e domenica pomeriggio, con mio marito e mio figlio di 12 anni, ho scelto il percorso permanente di Sarcedo. Abbiamo parcheggiato l’auto sulla strada principale e abbiamo imboccato a piedi quella accanto alla pizzeria Al Barcon. Era circa mezzogiorno.

Tutto stupendo. Colori autunnali, sole che riscaldava, nonostante le temperature basse, ma le auto sono risultate un vero e proprio incubo. Nonostante camminassimo in fila indiana, in alcuni punti c’era da temere perchè ti arrivavano quasi addosso e correvano davvero veloci. Qualcosa di inadeguato a quel tratto meraviglioso, che è uno squarcio della natura da lasciare emozioni. Perchè non ci si può godere quel percorso in santa pace? Perchè gli automobilisti devono pigiare il piede sull’acceleratore a quel modo?

Miriam, 42 anni, Schio

Risposta del sindaco Luca Cortese

Ringrazio la signora Miriam per aver apprezzato i percorsi permanenti e le bellezze di Sarcedo. Resto incantato anche io ogni volta che passeggio per Sarcedo: sono nato ma mi stupisco ancora del mio paese.
Per quanto riguarda l’atteggiamento degli automobilisti non posso che condividere il pensiero della signora. Basterebbe un po’ di educazione. Basterebbe un po’ di senso di responsabilità. Basterebbe che quell’automobilista pensasse che ogni tanto anche lui stesso è lato/strada a rischiare di essere investito.
Abbiamo ancora molto da “semimare” in fatto di educazione civica e stradale.
Viviamo in una società dove spesso chi ha meno, il pedone in questo caso, soccombe o sopporta chi può permettersi di più, l’automobilista.
Come amministrazione procederemo con il miglioramento di punti delicati della viabilità sarcedense (vedasi la realizzazione del passaggio pedonale in via Veneto o i dossi che saranno installati in via Casoni). Ma alla base di tutto ci deve essere la consapevolezza che l’automobile, usata in maniera incauta può essere peggio di un’arma.
Attendo la Signora Miriam ancora a Sarcedo per le novità sui percorsi permanenti.

Luca Cortese