Il cambio della raccolta dei rifiuti indifferenziati a Schio è ufficiale, dal sacco grigio con il microchip si passa al bidoncino carrellabile porta a porta.
Era emersa la settimana scorsa come probabilità, ma adesso arriva la conferma definitiva.
“Si tratta di una modifica sulla quale l’amministrazione sta lavorando sin dall’inizio del secondo mandato e che è stata ufficialmente comunicata alla cittadinanza lo scorso dicembre attraverso il consueto editoriale amministrativo ‘Schio – Il punto sulla nostra città’ distribuito alle famiglie scledensi prima della pausa natalizia – ha precisato l’assessore all’Ambiente Alessandro Maculan – Il Covid-19 ha provocato una pausa forzata del progetto. Il passaggio alla raccolta dell’indifferenziato con i bidoni personalizzati e carrellabili rappresenta un importante investimento per il futuro che consentirà miglioramenti sostanziali dal punto di vista ambientale e dell’efficienza complessiva del sistema. Con questa modifica avremo vantaggi riferibili a un ulteriore riduzione del rifiuto secco da avviare a incenerimento, un aumento della percentuale di differenziata, una riduzione del numero complessivo di esposizioni del rifiuto con conseguente minore movimentazione dei mezzi per la raccolta e, inoltre, non mancherà un miglioramento del decoro urbano. Negli ultimi anni Schio ha raggiunto ottimi risultati posizionandosi ai vertici delle classifiche regionali e nazionali per l’entità del miglioramento nella qualità dei propri rifiuti differenziati raccolti ed è un riconoscimento che va a tutti i cittadini – ha continuato
Il passaggio alla soluzione strutturale dei bidoncini è anche la ragione per la quale non è stato possibile accogliere la mozione proposta dalla minoranza relativa all’installazione di postazioni automatizzate per il rilascio dei sacchi. Era stato Alex Cioni, capogrupppo di Prima Schio, a proporre che venissero installati distributori automatici per i sacchi per la raccolta indifferenziata. Una richiesta logica, che probabilmente avrebbe trovato consenso positivo se non fosse stato per un cambio di rotta generale. “In questo modo non avremo più problematiche associate alla continua erogazione dei sacchetti – ha concluso Maculan – Sono consapevole di come ogni cambiamento possa arrecare un certo disagio e anche giustificati timori. Ma sono altrettanto certo che questo importante tassello, a completamento di un percorso iniziato nel 2016 con il nuovo sistema di raccolta differenziata, diventerà presto un ulteriore motivo di orgoglio per Schio e per tutti i suoi cittadini e rappresenterà, nelle efficienze che potrebbero derivarne, una possibile fonte di alleggerimento delle tariffe secondo il tanto declamato e purtroppo troppo spesso disatteso principio del ‘chi inquina paga’”.
Secondo Alex Cioni, che per primo aveva sollevato la necessità di intervenire con ‘semplificazioni’ nella raccolta del rifiuto ‘secco’, ha commentato: “Se è vero che la riduzione dei costi è tutt’altro che un aspetto secondario, il Comune dovrebbe proporre un sistema che eviti complicazioni ai cittadini che nel contempo devono essere messi nelle condizioni di conservare dei comportamenti virtuosi nel conferimento del rifiuto, ottenendo soddisfazione attraverso l’applicazione della tariffa puntuale piena. I bidoni da 120 litri si prestano a non poche criticità in una città come Schio. Sarebbe stato opportuno esaminare tutti assieme la questione, dando modo ai consiglieri di proporre obiezioni e interventi costruttivi di diversa natura”.
A.B.