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Schio dice ‘no’ all’emergenza climatica. Ma Fridays For Future non si ferma

La giunta comunale di Schio ha deciso di non dichiarare la situazione di emergenza climatica, ma i giovani non ci stanno e continuano gli appuntamento con ‘Fridays for Future’.

“Ancora una volta le istituzioni si sono dimostrate cieche davanti alla crisi climatica che stiamo vivendo, che tocca tutti i cittadini questo territorio – spiegano gli attivisti di Fridays for Future – L’emergenza climatica non può non essere presa in considerazione soprattutto in una zona come quella dell’Alto Vicentino, un luogo che vive molte contraddizioni e dove non viene preso nessun provvedimento per rimediare ai danni provocati da anni di politiche che hanno sempre mirato agli interessi di pochi, a discapito della salute, della preservazione del territorio e di chi ci vive. Se questa giunta comunale non ha il coraggio di ammettere le problematiche di cui questo territorio è vittima lo faremo noi come Fridays For Future dal basso, ribadendo ancora una volta che come giovani non staremo in silenzio di fronte a chi nega l’esistenza della crisi climatica. Agire contro il cambiamento climatico significa fermare il consumo di suolo e riconoscere come quest’amministrazione comunale nel corso degli anni non abbia fatto altro che cementificare ed edificare diverse zone della città di Schio costruendo supermercati e centri commerciali in favore del profitto di pochi. Agire contro il cambiamento climatico significa essere consapevoli della pericolosità dell’impianto di incenerimento di Schio, una fabbrica di pm10 e pm2,5 dannosi per la salute dei cittadini e delle cittadine e significa attivarsi affinché vengano trovati altri metodi per lo smaltimento dei rifiuti, pretendendo che anche la produzione cambi favorendo un sistema ecosostenibile. Agire contro il cambiamento climatico implica rendersi conto che il trasporto pubblico è necessario per i giovani di questo territorio e che il sistema attuale non è efficace. C’è bisogno di un sistema di trasporto pubblico efficiente, accessibile a tutti e ad impatto zero. Solo così l’utilizzo delle auto e le emissioni di Co2 saranno limitati. Infine, agire contro il cambiamento climatico significa riconoscere nelle Grandi Opere, come il proseguimento della Valdastico Nord e la Pedemontana, alcune delle più grandi problematiche ambientali che il nostro territorio vive, esempi lampanti di un sistema di sviluppo sbagliato che negli anni non ha prodotto altro che cementificazione e distruzione. Se non sarà l’amministrazione comunale a dichiarare l’emergenza climatica. Lo faremo noi”.

di Redazione Altovicentinonline