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Schio. Il Podere La Torre e l’omofobia. Trentin: “Non sono gay e il mio locale non sta fallendo”

Una storia da ‘terzo mondo’, fatta di pregiudizi ed ignoranza che si stenta a contestualizzare nel 2018. E’ quella portata alla luce da Mauro Sartori de Il Giornale di Vicenza, che stamane dedica mezza pagina ad una vicenda che ha come protagonista il titolare del Podere La Torre e l’artista Cristiano Malgioglio, reduce dal successo televisivo Grande Fratello Vip.

Pomo della discordia un video e delle foto, realizzate all’interno del noto locale scledense, della star che canta una canzone spagnola, oltre a delle foto del titolare con il suo staff assieme a Malgioglio.

 

Apriti cielo: “Ma non avete altri personaggi? Proprio un gay? Da questo momento sono un vostro ex cliente”.  Il profilo facebook del Podere La Torre si è trasformato in un ring virtuale e come al solito la discussione è degenerata.
Il titolare approfitta del cancan per sfogarsi con il giornalista Sartori, raccontandogli quello che è diventato quasi un incubo: “Sono esasperato. Mi ritrovo al centro di una serie di pettegolezzi, che stanno toccando non solo la mia attività che non è in vendita come qualcuno dice, ma anche la mia sfera privata. Sono arrivati a dire che sarei fuggito in Africa con un cuoco, invece ero in viaggio con  mia moglie”.

La vicenda che ha come vittima Trentin ha dei contorni paradossali ed inquietanti. Può Cristiano Malgioglio, che prima di essere gay è un grande artista, autore di canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana, scatenare così tanta cattiveria e livore nei confronti di un imprenditore che ha voluto investire sul nostro territorio?
Fa onore a Paolo Trentin la difesa dei gay e non si preoccupa nemmeno di mettere in chiaro la propria sessualità, quando dichiara al Giornale di Vicenza di preferire di rinunciare a dei clienti omofobi, pur di perorare la causa di chi ha il sacrosanto diritto di scegliere chi amare e come amare nella propria vita.

La notizia che il Podere La Torre fosse prossimo al fallimento, oltre che in vendita, aveva il fatto il giro dell’alto vicentino nelle ultime settimane. La vicenda Malgioglio è servita a chiarire che non è così.
Ai leoni da tastiera, che proprio non ce la fanno a tenere le manine a bada sui social, l’auspicio di darsi una calmata perché non se ne può davvero più del giudizio a tutti i costi. E anziché curiosare in casa altrui, forse sarebbe più opportuno guardare dentro la propria, lasciando in pace il prossimo.

di Redazione AltovicentinOnline