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Sull’Altopiano si pensa già al rilancio economico

L’emergenza Coronavirus, a detta di Associazione Albergatori, Confartigianato, Coldiretti e Confindustria, comporterà una contrazione del turismo con il 60% in meno dei visitatori, anche stranieri.

Le associazioni di categoria dell’Altopiano di Asiago vogliono guardare oltre il periodo di emergenza e chiedono che le istituzioni, a tutti i livelli, non si focalizzino solo sui numeri, che buttati sui giornali possono destare allarme. Vogliono, piuttosto, che si inizi a studiare un piano di rinascita economica affinchè si preparino delle strategie per un ritorno alla normalità.

Albergatori, industriali, agricoltori e artigiani guardano oltre e in questi giorni hanno fatto quadrato, attorno ai numeri di un disastro mai conosciuto da una zona che vive di turismo.

Roberto Sella (presidente mandamentale di Confartigianato Vicenza), Marianna Lievore (presidente mandamentale di Confcommerio Vicenza, Erika Rodeghiero (presidente mandamentale di Coldiretti Vicenza) e Andrea Rigoni (presidente degli Albergatori) si rivolgono agli amministratori comunali dell’intero Altopiano e chiedono, in particolare ai sindaci, di studiare un piano di rilancio che preveda una sterzata nel turismo, che con il coronavirus dovrà necessariamente cambiare pelle: “Si attende e si auspica una riscoperta da parte degli italiani del turismo interno e di prossimità. Il target di riferimento saranno quindi gli italiani ed i veneti in particolare, che non potendo programmare, sceglieranno con ogni probabilità destinazioni vicine. Ben presto ci ritroveremo quindi a competere con destinazioni turistiche organizzate e strutturate che per supplire alla mancanza di altri target si focalizzeranno con tutta probabilità su target ‘tradizionali’ (famiglie, over, eccetera) che costituiscono, da sempre, il nostro zoccolo duro e la nostra prima risorsa per ripartire. A tutela degli interessi economici del nostro territorio le categorie in forma congiunta si impegnano a sostenere la realizzazione di una campagna che, nei tempi e nei modi valutati opportuni da un professionista, sia finalizzata a rilanciare il territorio. Se vogliamo considerarci una destinazione turistica dobbiamo porci come tale, anche in queste occasioni”.

di Redazione Altovicentinonline