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Thiene. Addio ad Antonio Novello. L’estremo saluto è una lezione di buona politica

Antonio Novello, uno dei maggiori protagonisti della vita politica e amministrativa di Thiene, è stato salutato questa mattina in Duomo. Presenti, oltre ai famigliari e ad amici e conoscenti, tutti gli amministratori, che da lui hanno imparato qualcosa.

Un funerale sobrio ma intenso, soprattutto grazie al ricordo di Camillo Cimenti, che ha reso all’amico e consigliere Toni un tributo che è stata una vera e propria sintesi di buona e concreta politica. Poche parole, che dovrebbero essere dogmi per chi governa.

“Un amministratore onesto e lungimirante”, ha esordito Cimenti parlando di Antonio Novello.

Erano tempi diversi quando Novello cominciò a fare il consigliere comunale ed arrivò ad essere segretario di Mariano Rumor. La politica si studiava, l’onestà era ancora un valore e il bene dei cittadini al primo posto.

“Non è mai stato sindaco né ha avuto ruoli di primo piano, ma con la sua competenza e fondamentale collaborazione, ha superato tutti questi ruoli e rappresentato per Thiene una delle figure migliori”, ha continuato Cimenti.

Erano altri tempi, l’Italia stava uscendo dalla devastazione della seconda guerra mondiale e ilVeneto si preparava a trasformarsi da territorio di campagna a regione industriale. Tempi in cui chi ci sapeva fare poteva fare la differenza e a Thiene la differenza la fece proprio Toni Novello.

Mise Thiene al centro dell’Alto Vicentino grazie alla nascita di servizi come l’ospedale Boldrini (il secondo in provincia), la gestione unificata dei rifiuti, l’aeroporto, le scuole superiori, la piscina comunale, la stazione delle corriere, la Valdastico e tanto altro. “Era dentro l’ospedale durante la grande riforma delle Ulss – ha sottolineato Cimenti – e non gli sfuggiva nulla”.

Fa sorridere (o arrabbiare probabilmente) osservare i politici di oggi, di ogni rango e responsabilità, che si perdono in ‘pompa magna’ in azioni senza sostanza e pensare che un uomo che non era nemmeno sindaco abbia fatto opere così grandi e significative per il territorio. Un politico vero, di quelli che progettano, realizzano, tengono le redini della città e ai quali non sfugge niente. Un politico che non ha bisogno di pubblicizzare nei social network la lampadina del lampione, ma che lavora per la città e i suoi cittadini con competenza e preparazione, realizzando opere vere.

“Abbiamo chiesto aiuto tutti ad Antonio Novello – ha continuato Cimenti – Il suo impegno era profondo, ha fatto crescere l’Alto Vicentino. Con le sue straordinarie intuizioni ha affiancato tre sindaci e ha fatto la storia di Thiene. Era in grado di prendere coscienza dei problemi e li aggrediva fino a risolverli, con competenza”.

Al termine del ricordo di Cimenti un solenne applauso di condivisione per le parole spese in tributo di Toni Novello. Parole vere, sentite, pronunciate senza retorica né piaggeria. Parole che hanno sottolineato la serietà di un uomo introverso e schivo, al quale non piaceva apparire, ma che era capace di profondi sentimenti.

“E’ stato l’ultimo grande politico di Thiene – ha commentato Renato Corà – Il più lungimirante di tutti”.

Anna Bianchini