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Valli: “Costruiamo ponti, le infrastrutture migliorano la vita”

“Costruiamo ponti, non muri”. Con queste parole don Giuseppe Pasquale ha benedetto la passerella che collega il centro di Valli del Pasubio con l’oltre Leogra.

Un intervento inaugurato sabato e che conclude i 10 anni di amministrazione di Armando Cunegato, ma soprattutto un ponte che riqualifica e valorizza tutta l’area residenziale che, se priva era decentrata, ora si trova ad essere considerata ‘centrale’.

L’opera non è ancora finita, ma la progettazione iniziale ha tenuto conto dell’invecchiamento e della necessità di manutenzione e proprio per questo la struttura è in acciaio corten, che invecchia assomigliando al legno.

E se da un lato il parroco ha voluto sottolineare l’importanza dei ponti per il miglioramento della società, dall’altro lato Luisa Benedin, architetto responsabile, ha sottolineato: “Le infrastrutture trasformano la vita degli abitanti. A vederlo dal ponte, il paese sembra molto più grande e accogliente”.

35 tonnellate, 42 metri di lunghezza e una larghezza di 2 metri e mezzo, che lo rende percorribile dai mezzi di soccorso, il ponte è stato realizzato in 3 parti da 14 metri ciascuna, che sono state unite in fase di montaggio, è accessibile a tutti e di notte viene illuminato.

“Valli è il paese dei ponti”, ha spiegato don Giuseppe riferendosi anche al ponte tibetano ed è seguita la replica “Oggi un’amministrazione che getta ponti è un simbolo per l’intera comunità”.

“Questa amministrazione ha dimostrato un profondo amore per il suo paese – ha concluso Luisa Benedin riferendosi anche agli assessori Martina Basso e Giuliano Cumerlato, che si sono occupati direttamente del progetto del ponte seguendone l’intera fase di progettazione e sviluppo – Il sindaco ha corso come un pazzo per trovare i fondi e ora la comunità ne trarrà un enorme vantaggio”.

Soddisfatto e profondamente commosso Cunegato, che dopo aver ripercorso le opere realizzate nei 10 anni di amministrazione (tra le altre la scuola e la casa di riposo) ha voluto ringraziare il suo gruppo ed i suoi più stretti collaboratori.

A.B.