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A Schio non ha vinto solo Orsi

Non ha vinto solo Valter Orsi. Ha vinto all’urna, è il sindaco di Schio ed i voti arraffati non lasciano dubbi con quel 51,1% sul consenso di un sindaco che gli scledensi hanno detto ‘a gran voce’ di volere per un secondo mandato. Un primo cittadino acclamato anche da chi alle Europee ha votato Matteo Salvini e alle comunali ha scelto lui. La campagna elettorale però, ha visto trionfare tre persone che si sono distinte per stile, a cui va certamente un 10 per le modalità con cui hanno dialogato con la gente. Marco Vantin, Leonardo Dalla Vecchia e Giorgio De Zen.

Marco Vantin, nonostante il suo 4,4% è stato il candidato che ha dimostrato di aver studiato in 5 anni di opposizione, quella che qualcuno pensa di poter dribblare ma che invece, fa la differenza nelle orecchie del cittadino che ascolta e deve scegliere se votare o no. La sua campagna elettorale è stata quella di un giovane aspirante amministratore che voleva farsi valere con le idee ed i progetti per Schio. Vantin era diverso da quello che si era presentato 5 anni fa, novello e a tratti smarrito nella ‘giungla della politica’ che non perdona. Ai confronti, quello che aveva imparato con umiltà sui banchi dell’opposizione, dove ha prodotto il più alto numero di interrogazioni comunali, è venuto fuori e le facce di chi lo ascoltava parlavano chiaro della sua crescita su vari temi importanti per Schio, dove ha saputo dare risposte e proposte non a base di slogan, ma di concretezza convincente. Meritava qualche voto in più e si spera che continui ad impegnarsi perchè ha dimostrato di potere dare tanto a Schio. Peccato che ci siano scarse probabilità che entri in consiglio comunale dove di sicuro continuerebbe a fare bella figura, Vantin infatti ha dimostrato che la politica non è improvvisazione, ma anche approfondimento.

Leonardo Dalla Vecchia con il suo 27,5% ha incassato come un gran ‘signore’ la sua sconfitta. Il più votato dopo Orsi, ha sperato fino all’ultimo in un ballottaggio con lo sfidante più forte, che ha ammesso fosse un osso duro’. Ma ha subito preso atto ed ha immediatamente rivolto il pensiero al lavoro nuovo, parlando di un’opposizione costruttiva che intende portare in consiglio. Ha condotto una campagna elettorale con toni sobri e non si è mai lasciato andare a frasi sconvenienti o atteggiamenti arroganti. Sorriso sulle labbra sempre ed educazione, che qualche suo ex avversario di campagna elettorale dovrebbe apprendere. Lo ha dimostrato fino all’ultimo minuto della competizione. La sua non ha il sapore di una sconfitta, ma di un punto di partenza per fare bene in futuro, sulle basi di un partito come il Pd che  si spera batta qualche colpo in più, lasciandosi alle spalle le beghe che non servono a niente.

Giorgio De Zen, è la rivelazione della campagna elettorale scledense del 2019. Faccia pulita e passione autentica per l’impegno civico è il volto fresco di una politica di cui si potrebbe sentire parlare tra qualche anno, quando i tempi saranno più maturi.

A lui, il merito di aver trascinato i giovani in un ambiente che le nuove generazioni snobbano. Lo ha fatto utilizzando i metodi più moderni. Coalizione Civica è stata la lista più al passo con i tempi, con i suoi esponenti che si sono presentati alla città di Schio con video brevi e mettendoci la faccia, che qualche candidato sindaco non ha mai avuto il coraggio di mettere. L’utilizzo dei social sempre appropriato. I messaggi di questi ragazzi che avranno ancora modo di dare alla città erano ‘puliti’ come i loro volti di ragazzi impegnati, che studiano, che vogliono migliorarsi e che nel tempo libero vogliono dare qualcosa della loro essenza alla comunità. Mai una parolaccia, mai un insulto anche sotto provocazione. Bravi! A Giorgio De Zen l’augurio di portare vivacità e qualità alle sedute di consiglio comunale,che per il contribuente hanno un costo e che si spera siano più ricche di contenuto rispetto a quelle del primo mandato di Orsi.

Natalia Bandiera