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Schio. Auto in sosta che rischiano di costare caro: accertamenti sulla ex Lanerossi

Fari puntati sulla ex Lanerossi di Schio dove le società proprietarie potrebbero essere costrette a pagare l’Imu arretrata fino ad oggi sull’importante area.

Ad accendere il dibattito sulla questione il consigliere Alex Cioni, che con una mozione ha impegnato l’amministrazione comunale a verificare le aliquote Imu a cui è sottoposta l‘area e l’effettiva inagibilità dei capannoni, condizione che garantisce ai proprietari un taglio del 50% della tassa sugli immobili. Mozione approvata all’unanimità, soprattutto perchè si tratta di tantissimi soldi.

A mettere in discussione l’inagibilità delle strutture, alcune foto che ritraggono auto parcheggiate come fossero in un deposito.

“Nei mesi scorsi eravamo venuti a conoscenza che una parte di quei capannoni sono utilizzati come deposito per qualche centinaia di auto nuove – ha spiegato Cioni – Agli atti però si trova un’autocertificazione con cui si dichiara l’inagibilità degli edifici”.

Si parla di un sacco di soldi, debito sul quale il consigliere di minoranza intende fare luce in modo da poter recuperare la somma e farla rientrare nelle casse comunali.

“Se gli edifici sono inagibili e considerato che per godere della riduzione dell’imposta i capannoni devono essere inutilizzati, come mai sono parzialmente utilizzati come autorimessa per delle automobili – interroga Cioni, che continua – E come mai la dichiarazione di inagibilità è stata accettata come oro colato dagli uffici comunali scledensi senza fare alcuna verifica? Eppure –  da quelle parti non è un segreto quanto accade, visto che solo negli ultimi giorni sono stati avvistate numerose bisarche cariche di autoveicoli proprio all’interno della proprietà di Immobili e Partecipazioni”.

Cioni poi attira l’attenzione sul problema della sicurezza: “Se i capannoni sono inagibili, fino a che punto sono garantiti gli standard minimi di sicurezza e tutte le normative antincendio come il CPI?”. Insomma, secondo il capogruppo di SchioCittà Capoluogo – PrimaSchio, ci sono sufficienti elementi che richiedono degli immediati accertamenti da parte del Comune di Schio. Per dare il via a questi accertamenti, Cioni ha preparato una mozione appoggiata anche dai due consiglieri comunali della Lega Ilenia Tisato e Lugi Santi, il cui dispositivo impegna, tra le altre cose, il Sindaco e la Giunta comunale di “accertare il grado di conservazione dei manufatti e, dopo una opportuna verifica sulla conformità degli atti presentati presso i competenti Uffici Comunali in relazione all’inagibilità, di esaminare che non ci siano state inadempienze da parte degli Uffici comunali competenti”.

A.B.