E’ stato approvato nella seduta consiliare di ieri mercoledì 27 aprile il rendiconto dell’esercizio 2021 del Comune di Schio, in un anno che ha presentato difficoltà non inferiori rispetto al 2020 per le note ragioni legate all’emergenza sanitaria e che, oltre a colpire la salute dei cittadini, ha messo a dura prova anche le attività economiche, comprese quelle degli enti pubblici.
Come nel 2020 però – grazie ad un bilancio finanziario strutturalmente sano e agli aiuti statali – gli effetti negativi della pandemia sono stati mitigati mantenendo sostanzialmente invariati i servizi e la pressione fiscale che, non solo non è cresciuta, ma addirittura in molti ambiti è diminuita: un obiettivo raggiunto grazie a numerose iniziative di sgravio e riduzione di imposta
attuate soprattutto rivolte a favore delle categorie economiche più esposte e colpite dagli effetti economici conseguenti all’emergenza sanitaria.
Di gran lunga più corpose, le voci destinate a forniture e lavori presso gli edifici pubblici per dare attuazione alle misure anti Covid e per la riduzione della TARI a favore delle categorie economiche, rispettivamente con 373mila e 271.863,29 euro impegnati: il totale delle spese legate all’emergenza Covid-19 ammonta dunque a 1.045.177,52 euro.
Significativa anche la sensibile diminuzione dell’indebitamento, calato nel 2021 di ulteriori 8milioni di euro: un trend costante e virtuoso che vede passare il carico debitorio su Schio dagli oltre 37 milioni del 2014 ai complessivi 27,5 milioni attuali.
spirito che ha trovato ulteriore conferma nelle politiche messe in atto dalla nostra amministrazione. E’ bene evidenziare al riguardo – prosegue Orsi – che gli importi erogati dagli enti sovraordinati (a partire da Venezia per finire a Bruxelles) non sono costituiti da meri ‘trasferimenti’ automatici, ma sono il frutto di una costante e continua capacità di progettare soluzioni concrete a favore della città, soluzioni che hanno quasi sempre trovato positivo riscontro da parte degli enti erogatori delle somme messe a bando”.
L’unica nota dolente in un quadro economico con nettamente molte più luci che ombre è rappresentato dall’avanzo, attestato ora a 1.272.035,81 euro: “Con ogni probabilità” – conclude un po’ preoccupato il primo cittadino – “finirà per essere eroso dai rincari di luce e gas ai quali, peraltro, l’amministrazione sta già cercando di far fronte con politiche di contenimento delle spese nel settore energetico: solo nell’ultimo trimestre quindi, si potrà avere contezza su un effettivo avanzo, ma i nostri sforzi saranno tutti mirati a questo anche con soluzioni innovative già al vaglio”.
di Redazione AltoVicentinOnline