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Thiene. Casarotto schiaccia Schneck. E’ Gabriella Strinati la più votata. Trionfa l’astensionismo

Che Giovanni Battista Casarotto avesse vinto al primo turno si era intuito dalle prime proiezioni di voto. La fine dello spoglio ha dato la conferma della vittoria schiacciante del sindaco uscente, che, aiutato anche dal ‘non fare’ del più grande avversario Attilio Scneck (25,76%), ha fatto man bassa di voti con la propria lista, che , solo con il nome di Maria Gabriella Strinati, ha registrato 341 preferenze. E’ lei la più votata di Thiene, senza dubbi. Ha fatto il pienone, come si pronosticava da tempo.

Boom di preferenze anche per il Pd, che non aveva voluto abbassare il simbolo e con orgoglio lo aveva imposto ad una coalizione all’inizio scettica.
Casarotto ha letteralmente battuto a suon di voti lo sfidante più temuto Attilio Scneck, che in campagna elettorale si è visto ed ha comunicato pochissimo. Ad un certo punto, si è pensato che tifasse Casarotto e qualche maligno sostiene che all’interno della cabina elettorale abbia votato proprio lui.
Riconfermato il consenso degli assessori uscenti, per i quali adesso inizia la corsa verso una poltrona da riconfermare e, stavolta, dovendo fare i conti con le quote rosa, si sa che non c’è posto per tutti. Chi salterà?
Bocca amara, amarissima, per Christian Azzolin e Nicolas Lazzari, che nonostante fossero i più giovani hanno lottato come leoni fino alla fine. 7.05% la percentuale di voto per l’avvocato 41enne amico degli animali, 2,86% quella depiù giovane della sfida. Nonostante la disfatta grillina registrata in Italia da parte del Movimento 5 Stelle, Orazio Comberlato è riuscito a raggiungere il 9,51% di preferenze.Se si pensa però, alla percentuale di voto di 5 anni fa, il risultato è chiarissimo anche a Thiene.
A trionfare alle Amministrative 2017 a Thiene è stato l’astensionismo di chi non ha esercitato il proprio diritto di voto preferendo la gita fuori porta. Quest’anno hanno votato addirittura meno thienesi di 5 anni fa e questo la dice tutta sulla distanza e lontananza della cittadinanza che è sempre più staccata dalla politica.