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Thiene. La viabilità ovest non piace ai commercianti, si va al Tar

La viabilità nella zona tra stazione e Cappuccini di Thiene finisce al Tar, con un gruppo di cittadini firmatari di un ricorso. Non piace a molti commercianti, così come non piace a parecchi abitanti la decisione dell’amministrazione comunale di intervenire sulla viabilità nell’area ovest della città, dove a breve prenderanno il via lavori per nuove attività commerciali.

Ad annunciare il ricorso al Tar a nome dei cittadini è Giulia Scanavin, da tempo ‘sui libri’ per approfondire i meccanismi della stanza dei bottoni thienese e che si è fatta portavoce delle istanze contrarie al piano di viabilità parziale adottato dal consiglio comunale il 24 settembre, che prevede tra l’altro la riapertura del traffico nel quartiere Capuccini per aiutare il defluire veicolare dei centri commerciali previsti ed in fase di realizzazione.

“Viabilità per agevolare quanto sorgerà all’ex Scalo Merci ed ex Consorzio Agrario, sistemazione dei parcheggi fronte stazione, realizzazione di un nuovo supermercato Aldi nonché del suo apposito Parcheggio oltre che al ristorante Fonzarelli’s – ha spiegato Giulia Scanavin – Nello stabile della ex-Fiat invece é prevista la realizzazione di un edificio commerciale con area di vendita su due piani e apposita area adiacente adibita a parcheggio. E visto che c’è, il Comune di Thiene per mano dello studio Martini Ingegneria, a cui ha affidato l’incarico pagato dai cittadini, infila nuovamente la possibilità del raddoppio commerciale Carrefour, dimenticando che la Provincia di Vicenza con parere negativo del 15 gennaio scorso, l’ha congelato per almeno 5 anni, esprimendo un giudizio fortissimamente negativo”.

Da qui l’intenzione di impugnare di fronte al Tar la deliberazione del Consiglio.

“In un momento storico di grande difficoltà, in cui tutto il tessuto commerciale e produttivo é allo stremo, ci si chiede per quale motivo la Giunta Comunale insista tanto in un progetto che non ha mai incontrato il favore della comunità, ma probabilmente di pochi interessati e che sta trasformando Thiene in una cittadina adibita ai soli supermercati – ha sottolineato la portavoce – Agendo in questo modo infatti l’amministrazione Casarotto disattende svariate disposizioni che regolano le attività di programmazione e pianificazione di settore, e reitera nel perseguire il raddoppio del centro commerciale Carrefour e consentire l’insediamento lungo via Marconi di altri due discount alimentari.

Spiace che parte della cittadinanza assieme ad Ascom, abbia dovuto mettere mano al portafoglio, autotassandosi per far valere uno stato di diritto ed evidenziare le irregolarità amministrative percorse da questa Giunta comunale. Era peró necessario intraprendere questa azione amministrativa, per salvaguardare le proprietà oramai soffocate dal traffico, il commercio locale e non usare i quartieri come una valvola di sfogo per un piano viabilistico ‘improvvisato’ e privo di una visione globale della città. Spero che questa iniziativa venga sostenuta da tutta la città di Thiene, che con buonsenso immagino sia più preoccupata di recuperare un centro storico ormai fantasma, di ripartire in sicurezza con le attività produttive dei thienesi e che pretenda uno studio del traffico per l’intero territorio. Sará assolutamente necessario inoltre, rivedere anche le zone di traffico limitato, le arterie trafficate come via Granezza, paragonabile ad una tangenziale e patria di camionisti, via Lavarone, Via Filzi, Via Monsignor Pertile e tante altre zone che hanno pari dignitá e pari diritto, nella programmazione viaria thienese. Il provvedimento impugnato – ha concluso Giulia Scanavin – costituisce l’ennesima tappa di dissenso nei confronti di uno strenuo percorso amministrativo, volto a costituire le condizioni, nonostante l’accertato contrasto con i valori di sostenibilità ambientale, per l’ampliamento del centro commerciale e per il moltiplicarsi di supermercati lungo l’attigua via Marconi, sempre sfuggendo all’indispensabile confronto con la cittadinanza thienese e con i soggetti portatori di interessi, con gravissimo danno per le proprietà e la qualità della vita dei ricorrenti, nonchè per le attività commerciali dagli stessi esercitate o rappresentate”.

A.B.