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Thiene. Miotto rinuncia al ruolo di consigliere: “Il codice etico non me lo permette”

Il karma sistema tutto. Lo hanno capito ieri sera in consiglio comunale i consiglieri di maggioranza thienesi, che dopo aver rifiutato di firmare il codice etico provocando le dimissioni della consigliera del Movimento 5 Stelle Alessia Gamba, hanno sentito motivare il ‘no’ alla surroga da parte di Maurizio Icio Miotto, suo ‘naturale successore’, proprio a causa di un codice etico.

Sarebbe stato arduo trovare una situazione simile in comune piccolo come Thiene, eppure eccola lì.

Maurizio Miotto, thienese doc e portatore di un buon numero di preferenze alle scorse amministrative, non se l’è sentita di accettare l’incarico di consigliere comunale perché socio fondatore e membro del consiglio di Team For Children Vicenza, una onlus che si occupa di bambini con seri problemi di salute e si adopera da anni a realizzare progetti che siano di concreto sostegno per loro e loro famiglie.

Una onlus seria, che molte forze politiche hanno puntato come bacino di voti e promesse elettorali e i cui vertici, in vista delle amministrative locali (soprattutto di Vicenza), si sono visti costretti a firmare un codice etico che impone ai propri consiglieri di non ricoprire incarichi nell’amministrazione pubblica. Questo, naturalmente, per non creare conflitti di interesse, che potrebbero sfociare nello spostamento di fondi pubblici verso un’associazione piuttosto che verso un’altra. Favoritismi insomma, che il codice etico (e chi lo sigla) si impegna ufficialmente a combattere.

Quello stesso codice etico che, dai consiglieri di maggioranza thienesi, era stato inteso come “troppo restrittivo”, insomma una ‘gabbia’ , che non avrebbe permesso loro di esercitare la loro funzione.

Di certo, non avevano compreso quanto fosse serio ed eticamente corretto firmarlo, probabilmente non avevano capito quali fossero le ripercussioni pratiche che il ruolo di amministratori può avere nelle decisioni che riguardano l’assegnazione di fondi o la firma di determinati documenti. Ma ecco che, per uno scherzo del destino, che in sala consigliare ha provocato un gelo siberiano, la lezione di stile è arrivata proprio dall’ultimo arrivato, che in jeans, sandali e t-shirt, ha annientato lo schieramento di consiglieri convinti di non dover dimostrare nulla agli elettori.

“Sarei onorato di ricoprire l’incarico di consigliere comunale in seno al Movimento 5 Stelle – ha spiegato Miotto quando gli è toccata la parola – Ma l’associazione di cui sono consigliere e socio fondatore non lo consente a causa di una clausola siglata nel codice etico dell’associazione stessa”.

Il neo- consigliere, già in iter dimissionario, ha quindi raccontato la storia di Team for Children, un’associazione che l’amministrazione comunale thienese conosce e supporta con grande impegno.

“Sono parte di un consiglio in cui ci sono 5 donne e solo 2 uomini, uno sono io – ha spiegato Miotto – Abbiamo importanti progetti in corso, l’ultimo è Vicenza ospitale, per il quale abbiamo un appartamento con 5 posti letto per le famiglie di bambini malati che necessitano di rimanere a Vicenza durante le cure del figlio Intendo onorare il mio impegno con Team For Children e mi trovo costretto a non accettare l’incarico di consigliere comunale. Ringrazio Orazio Compberlato e Alessia Gamba,  ex consiglieri del Movimento 5 Stelle, ma ringrazio tutta l’amministrazione, che è sempre stata a fianco di team for Children e ci ha dato grandi mani d’aiuto”.

Miotto ha quindi dichiarato di rinunciare al gettone presenza e partecipato secondo dovere all’intero consiglio, che alla prossima seduta vedrà l’elezione del successore e nuovo consigliere pentastellato.

Anna Bianchini