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Schio. Lo ‘sciamano’ colpisce l’assessore “Un padre che difende il suo lavoro”

Ha riempito le prime pagine dei giornali la foto di Hermes Ferrari, lo ‘sciamano italiano’ immortalato davanti a Montecitorio durante le proteste di chi, stanco delle chiusure alle attività che hanno messo alla fame intere famiglie, ha dimostrato contro il governo. Un volto che, a causa dell’abbigliamento ispirato a Jack Angeli, leader dell’assalto a Capitol Hill, è stato subito paragonato ad un rivoluzionario violento. Ma a ‘difenderlo’, sottolineando il rigetto ad ogni forma di violenza e strumentalizzazione politica, è Aldo Munarini, assessore allo Sport di Schio e commerciante del centro, che da inizio pandemia si batte per le ragioni dei suoi colleghi titolari e dipendenti di attività commerciali, costrette a chiudere “anche quando hanno investito per mettersi a norma con le regole anti covid”.

Munarini infatti ha capito che il look adottato dal protestante, volutamente provocatorio, ha avuto un fortissimo impatto comunicativo, tant’è che appare in ogni servizio in cui i media raccontino della presa di posizione romana.

Il grido di protesta dei negozianti di Schio non è mai mancato da inizio pandemia nell’Alto Vicentino, complice proprio l’assessore Munarini ed il presidente Ascom Guido Xoccato, che in modo ricorrente, per non far sentire abbandonati i loro colleghi, fanno sentire la voce ed invocano aperture.

Munarini parla dello ‘sciamano’ in un post del giornalista Enrico Mentana, che descrivendo le proteste andate in scena a Roma martedì, con circa ottocento persone in piazza, menzionando lo ‘sciamano’ ha commentato “Ci mancava solo questo”.

Munarini, con tono pacato ma stanco di soffrire e di porgere ‘altra guancia insieme ai colleghi commercianti e a tutti coloro che in questo anno di pandemia non hanno potuto lavorare, ha spiegato il suo punto di vista: “Carissimo direttore, questo uomo mascherato per provocazione, gestisce un ristorante e ha come priorità quella di mantenere la propria famiglia ed i propri dipendenti. Non fa parte di quella orda di nullafacenti che per anni hanno riempito le piazze in Italia per esprimere il diritto di poter ‘fannulleggiare’, non fa parte di quelle orde di parassiti che hanno distrutto il paese, ma fa parte di categorie economiche che li hanno mantenuti per troppo tempo. Adesso é il momento di dire stop”.

Hermes Ferrari, 51enne titolare di una pizzeria e padre di una figlia, ha dichiarato alla Rai di tenere aperto perché da un anno a questa parte, nonostante le chiusure, la situazione della pandemia non è cambiata e oggi siamo ancora al punto di partenza, con contagi da zona rossa nonostante le misure.

A.B.