“Di questi temi si deve discutere molto di più a partire dalle scuole e dai luoghi di lavoro, affinché cresca la consapevolezza di cosa hanno patito gli italiani sotto il nazifascismo. Dobbiamo discutere di più di razzismo, xenofobia, stragi, Costituzione, perché purtroppo c’è il rischio che manchino gli anticorpi rispetto a quello che sta avvenendo. E il riferimento eclatante è ai fatti di Macerata!” Lo ha affermato il segretario generale della FIOM di Vicenza, Maurizio Ferron, che oggi ha presieduto l’assemblea dei delegati dei metalmeccanici del sindacato della Cgil (120 presenti) nell’aula magna dell’ITIS De Pretto di Schio.
Il tema era “Conoscere il passato, capire il presente e pensare al futuro!”.
La lettura dell’attualità è stata realizzata dal professor Claudio Vercelli, ricercatore storico che lavora con le università di Milano e Torino.
A dare una chiave di lettura politica in senso lato i rappresentanti sindacali: dal segretario vicentino della Fiom Ferron a quello regionale Luca Trevisan. Intervento del presidente dell’ANPI vicentina Danilo Andriollo (invito alla manifestazione di sabato 24 febbraio a Roma) e conclusioni di Stefano Maruca dell’ufficio internazionale della Fiom Cgil.
Per avere consapevolezza occorre avere uno “sguardo lungo”, conoscere la memoria, la storia, avere chiavi di lettura per comprendere il presente e anche per riuscire ad immaginarsi e progettare il futuro.
C’è da sottolineare, hanno affermato a vario titolo gli intervenuti, che la frammentazione del mondo del lavoro (precarizzazione, meno diritti …) non aiuta, e va di pari passo con l’aumento degli episodi di razzismo: o meglio i due fenomeni stanno in relazione e vanno letti insieme.
A cura dell’Ufficio Stampa Fiom