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Un giapponese a Thiene. Architettura e filosofia di Kazuhide Takahama, un padre del design

Dopo il successo dello scorso anno, ritorna “Atelier Amatori”, iniziativa culturale che si svilupperà negli spazi in Viale Bassani 82. Arte, artigianalità, architettura, ma anche sperimentazione, coraggio e, soprattutto, gusto. Questi concetti, che hanno rivoluzionato il modo di fare impresa non solo nel nostro paese, dal 12 ottobre saranno il fulcro di questo progetto innovativo che unirà momenti culturali ad approfondimenti artistici riuniti in un concept.

La famiglia Amatori, attiva nel settore dell’arredamento e delle produzioni di alta falegnameria fin dal 1968, ha avuto il privilegio di lavorare assieme ad alcuni dei più acclamati maestri del design italiano, assorbendo da questi una visione dello spazio e dell’imprenditorialità rivoluzionaria. “E’ una sfida che anche quest’anno abbiamo deciso di raccogliere – afferma Giulio Amatori, ideatore dell’iniziativa – non solo per tenere vivo il ricordo degli insegnamenti di mio padre, ma anche per mostrare come intuizioni, idee e modi di intendere lo spazio possano, indipendentemente dal momento in cui sono nati, risultare funzionali per dare uno stile all’ambiente in cui si vive o si lavora”.

Grazie ad un collaudato team di professionisti, l’Atelier Amatori quest’anno ha deciso di rendere omaggio ad una figura di assoluto livello che ha segnato una vera e propria epoca non solo dell’architettura, ma anche del design italiano: Kazuhide Takahama.

 

L’evento
Un giapponese a Thiene” è il titolo dell’esposizione che dal 12 Ottobre si svilupperà negli spazi di Atelier Amatori. Al suo interno troveranno spazio opere, oggetti di design, arredamenti, immagini inedite e scritti originali del Maestro Takahama. L’obiettivo dell’iniziativa è di ripercorrere l’attività di Kazuhide Takahama nel nostro territorio, svelando modellini unici, studi, bozzetti, corrispondeza ed altri materiali in grado di far traspirare l’autorevolezza, la semplicità e la linearità di questo mostro sacro del design.

All’inaugurazione, curata e presentata da Luciano Zancanaro – storico operatore e appassionato di design – prenderanno parte esponenti del mondo dell’architettura e del design, tra cui anche Franco Griggio, Franco Poli e Claudio Ricciardi. La mostra sarà poi visitabile al pubblico gratuitamente con orario dal lunedì al venerdì 9.00 – 12.00 / 15.00 – 18.00 fino al 12 Novembre.

Collaboreranno con Atelier Amatori personalità del mondo accademico, scultori, artigiani, architetti, ma anche aziende che hanno avuto l’intuizione di concretizzare e produrre quegli oggetti che “da uno sono andati a molti”, rendendo così accessibile il design industriale. Inoltre hanno aderito, in qualità di enti patrocinatori, il Comune di Thiene e l’Istituto Superiore di Architettura d’Interni “Pier Giacomo Castiglioni” di Vicenza.

Il Comune di Thiene ringrazia la famiglia Amatori per l’attenzione che ha voluto dare alla creatività e al design – dichiara il Vice Sindaco ed Assessore alla Cultura del Comune di Thiene, Maria Gabriella Strinati – mettendo a disposizione uno spazio che esalta l’originalità e il bello tipici del made in Italy”.

L’anteprima assoluta
In occasione della mostra dedicata a Kazuhide Takahama, sarà inoltre lanciato YOGASHION, nuovo brand di abbigliamento dedicato al mondo dello yoga. E così, nei meravigliosi spazi di Villa Conte, edificio liberty antistante alla sede di Atelier Amatori, troveranno spazio allestimenti e dimostrazioni curati da 2 scuole di yoga.

L’atelier Amatori
Atelier Amatori è un concept culturale nato per sviluppare iniziative, momenti formativi e meeting sugli insegnamenti dei padri del design industriale, con l’obiettivo di proiettare l’utente in una dimensione senza tempo, dove percepiamo ancora le idee dei nostri maestri ed il fascino di sfide eroiche puntualmente vinte con la sapienza e l’intuito.
Il valore del made in Italy, esaltato da maestri come Dino Gavina, Pier Giacomo ed Achille Castiglioni o Kazuhide Takahama, per citarne alcuni, trova la sua ragion d’essere proprio nel messaggio che ci viene trasmesso. L’insegnamento trascende la materia e sorpassa il tempo: ciò che questi uomini hanno tracciato assume i contorni di un testamento ideologico che non va solo celebrato, ma elevato come paradigma e metro di giudizio per qualsiasi scelta.

Kazuhide Takahama
Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo sa benissimo quant’è stata la sfortuna nel perderlo. Nato nel 1930 a Nobeoka, Prefettura di Miyazaki, si laurea a 23 anni in architettura a Tokyo. Quattro anni più tardi, nel 1957, a Milano incontra Dino Gavina ed inizia una profonda collaborazione che lo porterà a realizzare delle soluzioni di design particolarmente apprezzate.

Come dirà Beppe Finessi, Takahama è “uno dei padri di un certo minimalismo, chiarezza ed equilibrio giapponesi al servizio del design italiano, e che ha progettato alcune perfezioni: la purezza del divano “Suzanne”, il più bell’omaggio alle “attese” di Lucio Fontana ovvero la lampada “Saori”, il rigore raffinato della sedia “Kazuki”, il profilo perfetto della sedia in tondino di acciaio cromato “Tulu”. (Atlante Gavina, 2010, Corraini Edizioni). Artista visionario, ma allo stesso tempo dotato di un senso della praticità fuori dal comune, Takahama conduce la sua vita a Bologna, dove trasferisce tutta la sua famiglia.

Nel corso degli anni stringe una profonda e sincera amicizia con la famiglia Amatori, ed in particolare con Giulio, il figlio di Francesco, che lo eleggerà come suo maestro.