L’astensione dei sindaci nella votazione per le schede ospedaliere degli ospedali della Ulss 7 Pedemontana è approdata in consiglio comunale a Schio con una domanda diretta al sindaco: “E’ il caso di passare sotto la Ulss di Vicenza?”
La risposta è stata un secco “no”. C’era da aspettarselo che l’opposizione rappresentata dal Pd scledense reagisse a quanto emerso in questi giorni circa la disparità di trattamento da parte della Regione Veneto, che secondo quanto denunciato dai sindaci della conferenza, avrebbe privilegiato i servizi bassanesi sacrificando quelli dell’Alto Vicentino.
E se qualcuno si aspettava voto contrario a quelle schede che racchiudono diversità di trattamento, Valter Orsi durante la seduta di consiglio comunale ha spiegato perché si è preferito scegliere la non rottura con la direzione generale esprimendo con l’astensione una fiducia per il futuro e la voglia di dialogare ancora.
“Lo stesso commissario Bortolo Simoni ha ascoltato le nostre istanze messe nero su bianco in un documento ufficiale che noi sindaci della conferenza del Distretto 2 avevamo stilato per evidenziare i numeri che denunciano le criticità sia dell’ospedale che di quel Sociale di cui noi primi cittadini siamo diretti responsabili – ha spiegato Orsi – Quei dati sono stati compresi dalla dirigenza che ci ha comunicato l’intenzione di non rimanere ‘rigida’ davanti a queste schede ospedaliere e lo stesso Simoni ha ammesso che le schede sono una traccia del piano aziendale ma che saranno comunque di difficile attuazione”.
In sostanza l’opposizione di Schio ha chiesto all’amministrazione comunale di rendere pubblico l’attuale stato della nostra sanità che in questi giorni è stato reso pubblico alla cittadinanza con una presa di posizione della Conferenza dei Sindaci che non fa più mistero delle criticità, che denuncia chiaramente la disparità con Bassano, ma che sta trovando nei vertici dell’Ulss 7 comunque un dialogo che potrebbe far sperare nel futuro.
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