I numeri parlano chiaro sulla situazione drammatica di un ospedale trattato come un ‘gemello diverso’ da una politica che ignora il nostro territorio, che sembra non avere rappresentanza se non quella di sindaci di paesi di provincia, che  protestano con il filo di voce che rappresenta il loro poco poter fare. Perchè il loro giudizio non è nemmeno vincolante.

La situazione è davvero critica all’Ulss 7 Altovicentino, con uno sbilanciamento di servizi e ‘attenzione’ da parte della Regione Veneto, che nello stilare le schede ospedaliere ha chiaramente favorito il versante bassanese. Per questo motivo, ieri pomeriggio, i sindaci della conferenza  ex Ulss 4 hanno deciso di astenersi in massa, quando è arrivato il momento di votarle. Erano in 22, con qualcuno che inizialmente aveva deciso di votare no, ma che poi, pur di raggiungere la mediazione e la compattezza del gruppo, si è convinto ad ammorbidire la propria posizione. A questi si è aggiunto anche il sindaco di Asiago Roberto Rigoni Stern. Vano il tentativo di convincere i colleghi sindaci del comprensorio di Bassano, che invece hanno votato si, snobbando la richiesta di chi in questo momento, è decisamente più in difficoltà.

‘L’astensione rappresenta una soluzione condivisa tra tutti i sindaci dell’Altovicentino – ha spiegato il presidente Franco Balzi – la situazione nel nostro territorio è critica ed i numeri la descrivono tutta. Mancano medici in ospedali e in reparti importanti, occorre il potenziamento di Senologia ed Emodinamica. I numeri dicono che non c’è equilibrio tra le strutture sanitarie dell’Altovicentino e quelle bassanesi, abbiamo 10mila abitanti in più rispetto a loro, ma abbiamo 82 posti letto in meno in ospedale. Per non parlare dell’ospedale di comunità, imprescindibile quando si ha un ospedale ‘per acuti’ come il nostro’. Anche in questo caso, la situazione è critica perchè sarebbero previsti 15 posti a Malo e 15 a Santorso, dove però non c’è spazio. Stiamo parlando quindi di posti virtuali, che vanno creati al più presto. Non si può più aspettare. Di contro, a Bassano ne sono garantiti oltre 50. Avevamo accettato l’ospedale per ‘acuti’ proprio dietro il patto di lavorare sul territorio, creando le strutture necessarie per quella fase intermedia che intercorre tra il post degenza e la riabilitazione effettiva’.

‘L’astensione decisa da noi sindaci dell’Altovicentino – ha concluso Balzi – vuole essere un modo per portare alla ribalta e all’attenzione i nostri problemi, con la fiducia che si risolvano al più presto le urgenze. Contiamo a sperare su un confronto futuro perchè vogliamo continuare a dialogare con la Regione’.

Qualche numero che descrive la criticità

Al Pronto Soccorso mancano 14 medici su 22. In Rianimazione 12 su 29, in Radiologia 5 su 17. In Medicina Generale, ne mancano 8 su 24. E ancora, 7 in Ortopedia su 12. La situazione non è meno grave negli altri reparti. In tutto, mancano 65 medici. Una carenza che si riflette sulla risposta che il nostro sistema sanitario dell’Altovicentino deve dare al cittadino medio, rinviato di continuo perchè manca personale medico. Le denunce dell’utenza che protesta per liste d’attesa, mai registrate in Veneto, fioccano ogni giorno con diversi cittadini  , che sono arrivati a rivolgersi ai carabinieri. Sono loro quelli più arrabbiati. Poi, il silenzio della politica che snobba un territorio di oltre 220mila abitanti. Sarà curioso vedere avanzare le candidature regionali ormai imminenti di chi avrà pure il coraggio di chiedere  il voto alla gente, dopo non aver mosso un dito in un contesto così grave, che colpisce il bene primario del cittadino: la salute.

N.B.

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