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Schio. ‘Io incredula per i sindaci che non hanno voluto firmare per difendere la nostra sanità violata’

Riceviamo e pubblichiamo la lettera integrale ricevuta da Ada Agostini, che l’ha inviata a tutti i sindaci dell’Altovicentino per sfogare la sua delusione per quanto sta accadendo all’interno della conferenza dei sindaci, dove una buona fetta di primi cittadini viene accusa di ‘non esporsi’ dinanzi ai problemi evidenti della sanità dell’Altovicentino. Un contributo che la dice tutta su cosa ne pensa la gente che vota e che vorrebbe essere rappresentata da chi poi, una volta acquistato il ruolo e la poltrona, si lascia condizionare dalla politica.

Ecco il testo

Ho iniziato a scrivervi (a voi o ai vostri predecessori) ancora in tempi per la maggioranza delle persone “non sospetti” in contemporanea all’apertura dell’ospedale di Santorso. L’ho rifatto il 20 novembre 2016 (se cercate nei vostri archivi di certo trovate quanto scrivevo); ieri ho letto quanto scritto dal Sindaco di Santorso, presidente di quella che un tempo si chiamava “conferenza dei Sindaci” sottoscritto da dieci altri sindaci (Thiene – Zugliano – Sarcedo – Salcedo – Breganze – Carrè – San Vito di Leguzzano – Marano Vicentino – Valli del Pasubio – Lugo di Vicenza – che ringrazio di tutto cuore),  ma la profondissima tristezza che mi ha colta è inesprimibile. Ho letto anche le “motivazioni” della non sottoscrizione addotte dal sindaco di Schio e da quello di Malo, ma accidenti non reggono, non possono reggere! Non sono una sprovveduta, una rompiscatole magari sì ma non passatemi da sprovveduta, vi prego. Conosco la storia di questa nostra violata sanità come pochi altri, per motivazioni che non ho intenzione di ripercorrere. Quello che so, che sostengo, che nessuno può smentire mai è che la preoccupazione per la salute dei cittadini deve collocarsi al al di sopra di ogni , e ripeto ogni, schieramento politico, anzi, con la politica non dovrebbe avere nulla a che fare. Stiamo pagando (e siamo 185.000 cittadini/e) sulla nostra pelle quanto sta accadendo per scelte fatte da chi già da vent’anni regge i fili della sanità in questa regione, e la sanità è fondamentalmente e squisitamente di carattere regionale ricordiamocelo! Stiamo raschiando il fondo dei nostri risparmi, ed anche indebitandoci, per cure necessarie  e non certo per chirurgie estetiche o bazzecole, ma per qualcosa che spesso non può attendere e ci costringe o a pregare Dio (ma Dio non può sostituirsi a chi ci governa eh!) o a ricorrere agli aborriti centri privati che mai come ora prosperano. Chissà perchè là i medici non mancano mai?

Santorso è stato quasi nuovamente del tutto smembrato ma non è che il Covid 19 annulli tutte le altre patologie, anzi! Come volete metterla voi che non avete sottoscritto la lettera, voi che siete stati eletti per fare il bene dei vostri cittadini? Dove si va? A Bassano che è “fuori della porta” tanto adesso la Pedemontana è stata aperta per un terzo? Solo che noi, e da Arsiero, Valdastico, Tonezza, Pedemonte, Torrebelvicino ecc. , da dove mai la imbocchiamo? E per arrivare quanto ci mettiamo? Anche quest’opera direi  dissennata ci ha tagliati fuori, non lo volete capire? Fiumi di soldi nostri spesi per cosa? E’ un’ingiustizia di una portata intollerabile quella che sta accadendo a noi dell’Alto Vicentino, ma per carità, non esponetevi eh! E’ che le persone non sanno, o non vogliono sapere, o fanno finta di non sapere, ma spetta a voi renderle edotte e spiegare loro cosa e come fare per un percorso di cura di questi tempi perchè ovunque ci si giri ci sono muri di gomma, telefonate senza risposta, e poi il computer ha sostituito ogni voce, impossibile fissare appuntamenti senza questo mezzo, tanto gli anziani ne son tutti provvisti ed esperti!

Che Dio ci aiuti, veramente, stia vicino a chi non sa dove sbattere la testa o gli metta accanto qualcuno che la sbatta per lui…Non aggiungo altro, sono davvero incredula e, ripeto, infinitamente triste. Ma ringrazio nuovamente gli undici sindaci firmatari ed a loro una preghiera: non mollate, non mollate mai!

Ada Agostini – Schio