“La conta dei danni la faremo domani” hanno dichiarato gli amministratori del Comune di Asiago nei minuti subito successivi al violento temporale abbattutosi sulla città e su tutto l’Altopiano dei Sette Comuni, momenti di grande concitazione mentre si apprestano a supportare le operazioni dei mezzi della Protezione Civile chiamati a monitorare il territorio e a liberare le caditoie per far defluire l’enorme mole di acqua caduta in poco più di un’ora.

Una perturbazione attesa e annunciata che da ovest è transitata verso est lasciando dietro di sè soprattutto in Piemonte e Lombardia una scia di devastazione pesantissima.

E se per il capoluogo altopianese ad una prima stima sommaria oltre alle vie diventate quasi torrenti pare essersi trattato di un episodio violento ma con danni limitati a qualche allagamento e a qualche pianta abbattuta dal vento e dalla fitta grandinata, altrettanto non si può dire per il restante comprensorio con cartelloni divelti e addirittura qualche lamiera di tetto sradicata da alcune abitazioni a Foza.

Nella pedemontana invece a destare maggiore preoccupazione è stata la grandine che ha colpito copiosa principalmente la fascia da Cogollo passando per Lugo e arrivando sino a Fara e Breganze con chicchi che in qualche caso hanno raggiunto e superato la dimensione di grosse noci.

In questo scenario di forte maltempo accentuato da violente raffiche di vento, non sono mancati anche al piano rami e cartelloni finiti a ostruire le carreggiate: segnalati anche alcuni brevi blackout e disservizi alle linee telefoniche tuttora in via di risoluzione.

M.Z.

Ti è piaciuto questo articolo? Condividilo su:
Stampa questa notizia