“Siamo un gruppo di persone che hanno costituito una cooperativa sociale per assumere  la gestione della Libreria Ubik di Schio e per proporsi come organizzatori di eventi  culturali, di promozione della lettura e del libro nell’ambito dell’Alto Vicentino, in  collaborazione con le numerose realtà già presenti ed attive sul territorio”. Si presenta così Progetto Cooperativa Sociale Cogita, una nuova realtà che nasce dall’opportunità di rilevare la gestione della Libreria Ubik, ma anche  e soprattutto dall’idea di una libreria come nodo di una rete culturale che contribuisca ad  aumentare e organizzare meglio la promozione culturale sul territorio, e come occasione  di lavoro per alcuni lavoratori svantaggiati.
“La nostra idea di società cooperativa parte dalla convinzione che pari diritti e  responsabilità tra i soci-lavoratori sono un valore aggiunto rispetto alla pur necessaria  corretta gestione economica di un’attività commerciale, con l’obiettivo che, una volta  retribuito il lavoro dei soci, gli eventuali utili vadano reinvestiti nella promozione  culturale del territorio, che peraltro favorisce l’incremento delle attività commerciali di  libreria e soprattutto forma i lettori e frequentatori di domani della libreria, bambini, ragazzi e giovani di oggi, che saranno adulti, cittadini, portatori di cultura di domani.  Siamo un gruppo di persone eterogeneo, ma unite nella passione per il libro, la  lettura ed il dibattito culturale, che per formazione, lavoro professionale ed esperienze  socio-politiche abbiamo maturato la consapevolezza che solo la cultura ed il libro, che ne  è ancora il principale veicolo, salverà il mondo, anche il nostro piccolo mondo dell’Alto  Vicentino. Territorio che si presenta come una realtà fortemente interconnessa, dotata di  urbanizzazione e servizi diffusi tra area pedemontana e fondovalli”.

Chi ne fa parte?
“Al momento siamo 18 persone, abitanti di Schio e dei Comuni limitrofi, di cui 9 donne,  distribuiti per età (siamo 2 sessantenni, 6 cinquantenni, 4 quarantenni, 1 trentenne e ben  5 ventenni), diplomati, laureati o laureandi, con interessi ed esperienze molto varie, dalla  partecipazione ad associazioni ed attività culturali sul territorio, ad esperienze politicoamministrative nei diversi Comuni, ad attività di biblioteca ed insegnamento nelle scuole,  ad interessi nei campi dell’arte, della musica, dello sport, ecc., tutti comunque  appassionati lettori e frequentatori di librerie.  Il nostro primo obiettivo come cooperativa sociale è offrire lavoro ai soci impiegando  anche lavoratori svantaggiati: sei di essi, tra cui due svantaggiati, sono intenzionati a  lavorare direttamente in libreria (a tempo pieno o part-time), mentre gli altri si  occuperanno di organizzare e promuovere eventi ed attività, curando la collaborazione e  le relazioni con le altre realtà culturali del territorio (biblioteche, scuole, associazioni).
Il nostro target di riferimento sono le altre librerie di dimensioni confrontabili ad Ubik  presenti a Schio e Thiene. Siamo fiduciosi di incrementare il nostro fatturato  aggiungendo all’attuale attività di negozio, altre attività culturali e di vendita legate al rapporto con il territorio, con le biblioteche e le scuole, con le altre cooperative sociali, al no-book, alla promozione di eventi che portino pubblico direttamente in libreria, all’ampliamento dell’orario di apertura nella fascia serale prefestiva e nei festivi, in  coincidenza specie dei numerosi eventi cittadini.  Per questo motivo oltre all’acquisto dell’immobile che ospita la libreria, con investimento  immobiliare personale di alcuni soci ed un ulteriore investimento per rifare l’impianto  elettrico, di illuminazione e di climatizzazione, e ridurre i costi di gestione, oltre che  migliorare la vivibilità dell’ambiente di lavoro e commerciale, vorremmo trattare l’affitto  con successivo acquisto, di uno spazio limitrofo per ospitare eventi ed attività, anche di  altre associazioni culturali, che trovano difficilmente spazio nell’attuale negozio, già  molto “pieno”.  Infatti la frequentazione degli spazi della libreria (“un buon posto dove fermarsi”)  dovrebbe diventare un’occasione di ritrovo culturale nel centro di Schio, con particolare  riguardo appunto a bambini, ragazzi e giovani, con la convinzione che chi frequenta una  libreria finisce comunque per comprare un libro, diventare un lettore ed a sua volta un
promotore culturale, della lettura e del libro, partecipe ed attivo nel dibattito culturale, protagonista della propria formazione permanente, capace di costruire relazioni  interpersonali ed associative positive.
Il nostro progetto appare quindi solido e strutturato, basato certamente sulla passione,   competenza ed entusiasmo dei soci costitutori, ma analizzato in ogni aspetto perché  possa avere successo, offrendo lavoro ai nostri soci ed un valore aggiunto alla città di  Schio ed al territorio dell’Alto Vicentino.

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