In occasione del Giorno della Memoria, a Schio sono in programma una serie di appuntamenti.  Organizzato dal Centro Culturale Elia Dalla Costa, il primo incontro è previsto per giovedì 25 gennaio (ore 20.30) al Lanificio Conte con il professor Antonio Spinelli che approfondirà la storia della comunità ebraica padovana di fronte alla Shoah. 

“Il Giusto mons. Girolamo Tagliaferro e i cattolici nella Resistenza” è il titolo della mattinata di studi programmata a Schio per sabato 27 gennaio, Giorno della Memoria, con inizio alle 10 nella Sala Calendoli del Teatro Civico. L’evento è organizzato da Accademia Olimpica, Comune di Schio, Parrocchia di San Pietro Apostolo e Gariwo –  Gardens of the Righteous Worldwide.

Onorato nel 2023 come “Giusto segnalato dalla società civile” per l’opera di accoglienza e assistenza a persone in pericolo durante la Resistenza, il sacerdote scledense Girolamo Tagliaferro è ricordato in particolare per aver protetto decine di ebrei, tra i quali  le sorelle Ada, Bice e Lidia Morpurgo, le famiglie Eppinger e Bruckner, Carlo Fölkel e la zia Enrica Steif: tutti atti coraggiosi che gli costarono persecuzione da parte dei fascisti e isolamento dai superiori.

La mattinata in Sala Calendoli sarà aperta dagli interventi introduttivi del sindaco di Schio, Valter Orsi, del presidente dell’Accademia, Giovanni Luigi Fontana, dell’arciprete della Parrocchia di San Pietro Apostolo, Carlo Guidolin, della co-fondatrice di Gariwo, Anna Maria Samuelli, e del Vescovo di Vicenza, Giuliano Brugnotto.

La parola passerà quindi ai cinque relatori invitati a presentare la figura e l’opera di Tagliaferro e, più in generale, il contesto storico e politico nel quale egli agì.  A illustrarli, con il coordinamento di Giovanni Luigi Fontana, saranno Giorgio Vecchio, dell’Università degli Studi di Parma, che si soffermerà sulla resistenza dei cattolici in Europa; Alessandro Santagata, dell’Università degli Studi di Padova, con un intervento sulla rresistenza nel Veneto e nel Vicentino; Alba Lazzaretto, accademica olimpica e storica, che parlerà della formazione del clero vicentino dell’epoca; Edoardo Ghiotto, dell’Archivio Biblioteca del Duomo di Schio, che proporrà un profilo di Tagliaferro tra pastorale e politica; e Ugo De Grandis, studioso di storia, chiamato ad analizzare l’impegno nella resistenza civile di cui l’arciprete fu protagonista e la rappresaglia ai danni della sua famiglia messa in atto dal regime fascista.

Le celebrazioni dedicate a mons. Tagliaferro per il Giorno della Memoria proseguiranno alle 20.30 nel Duomo di Schio, con il concerto organistico “Il suono della Memoria”, eseguito da Pier Damiano Peretti, dell’Università per la Musica di Vienna, sull’organo Mascioni voluto proprio da mons. Tagliaferro.

Sempre sabato 27 gennaio, poi, il teatro di Magrè ospiterà lo spettacolo “76847, c’è un punto sulla terra” ispirato a un testo di Giuliana Tedeschi e a cura di Schio Teatro 80 (ore 20.30). Domenica 28 gennaio, invece, sarà il Teatro Civico ad ospitare il reading teatrale “Al di là del muro” da “Il diario di Gusen” di Aldo e Martina Carpi, con le musiche di Fiorenzo Carpi eseguite al pianoforte da Marco Mojana (ore 16) e a cura dell’associazione S.M. Annunciata.

L’ultimo appuntamento, infine, sarà sempre al Teatro Civico il 4 febbraio (ore 17) con il concerto organizzato da Ludus Soni con musiche dal Quartetto per la fine del tempo di Oliver Messiaen, composte durante la prigionia a Görlitz. Con Ales Lavrencic al violino, Federico Martinello al clarinetto, Antonio Merici al violoncello e Sebastiano Gubian al pianoforte.

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