Nonostante l’allarme Coronavirus, l’impegno con le urne è stato mantenuto. Anche se c’è stato da sudare , in alcune realtà anche tanto, negli uffici comunali per tappare i buchi causati dalla ‘fuga’ in massa di presidenti di seggio e scrutatori designati, ma alle 7 di mattina le sezioni con le urne sono state tutte regolarmente aperte, come certificato dal Viminale.

Il dato dell’affluenza è alle 23,  si è attestato intorno al 40% per il Referendum costituzionale e per le Regionali ed al 50% per le Comunali. Le prescrizioni anti-Covid – gel, mascherine, percorsi separati, matite sanificate – non hanno creato particolari disagi, al di là di alcuni episodi di positività al Coronavirus che hanno costretto a sospendere temporaneamente le operazioni elettorali.
Per il Referendum sono chiamati alle urne 46.415.806 elettori, in un totale di 61.622 sezioni. Per le Suppletive del Senato gli aventi diritto al voto sono 427.824 per la Sardegna e 326.475 per il Veneto. Le elezioni regionali (in Valle d’Aosta, Veneto, Liguria, Toscana, Marche, Campania, Puglia) interessano 18.471.692 elettori e un totale di 22.061 sezioni. Le Amministrative si svolgono, invece, in 957 comuni per un totale di 5.703.817 elettori. Seggi aperti anche oggi, ma fino alle 15. Alla chiusura dei seggi seguiranno gli scrutini delle suppletive, del Referendum e delle Regionali. Gli scrutini delle Amministrative cominceranno alle 9 di martedì.

Situazione in Veneto

Secondo i dati riportati dal sito Regione Veneto, l’affluenza alle 23 di domenica era del 51% per quanto riguarda il referendum, del 46% per le ‘regionali’ e ‘amministrative’.

 

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