E’ stato venduto quasi tutto il legname dei boschi dell’Altopiano di Asiago distrutti dal maltempo lo scorso ottobre. Sembrava un risultato difficile da raggiungere e invece, alla fine, oltre 600mila metri cubi sono stati piazzati.

Ma le buone notizie continuano e da Venezia arriva notizia dell’arrivo in provincia di Vicenza di oltre 26milioni di euro, di cui 10 per opere di difesa idrogeologica, per porre rimedio ai danni causati dal maltempo che lo scorso ottobre ha devastato boschi e strade sulle montagne dell’Alto Vicentino.

Lo ha comunicato Luca Zaia, governatore della regione e Commissario delegato ai primi interventi urgenti di Protezione Civile, che ha specificato gli interventi che saranno attuati nel corso dell’anno.

“Siamo pronti ad aprire 350 cantieri per realizzare opere per 309 milioni di euro solo da qui a fine anno in tutte le province venete colpite dal maltempo dello scorso autunno – spiega Luca Zaia – cifra che va a sommarsi agli oltre 100 milioni di euro di interventi d’urgenza già portati a termine o avviati. Per farlo abbiamo messo in campo una macchina da guerra che garantirà ai territori maggiormente colpiti dalla tempesta Vaia di fine di rimettersi in piedi e di ripartire. E’ uno sforzo enorme, ma siamo consapevoli che solo in questo modo, pancia a terra, possiamo ridare alle nostre montagne, soprattutto quelle del bellunese, risorse ed energie necessarie a alla ripresa”.   

I cantieri che saranno aperti nel corso dell’anno nei territori colpiti dalla tempesta Vaia superano i 309 milioni di euro. A tale cifra si aggiungono i circa 100 milioni di opere già concluse o avviate, anche ricorrendo ad altre ordinanze di finanziamento ministeriale. Si tratta ad esempio di opere di viabilità (la viabilità è stata ripristinata grazie a 105 cantieri nel bellunese e 30 fra le province di Treviso e Belluno) e mappatura del rischio valanghivo (identificate 86 nuove aree di rischio).

Per quanto riguarda la pulizia boschi saranno aperti, in aggiunta a quelli già attivi, centinaia di cantieri, un numero da definire dopo il disgelo, perché al momento non si è ancora entrati in moltissime aree nei 30mila ettari colpiti da Vaia. La cifra di 2.500.000 di metri cubi di materiale schiantato, frutto del primo monitoraggio, è destinata ad aumentare perché con la fine dell’inverno si entrerà nei boschi.  Sull’Altopiano di Asiago è stato venduto il 90 per cento del legname pari a 500/600.000 mc mentre per quanto concerne l’Agordino stanno uscendo i primi lotti di vendita del legname per le zone libere da prescrizioni Arpav su un totale di boschi schiantati pari a 750.000/800.000 metri cubi. Il prezzo di vendita generale del legname è tra i 15 e i 30 €/mc, superiore comunque alla base d’asta.

Il Piano che il Commissario presentato e inviato oggi al Dipartimento di Protezione Civile nazionale tiene conto degli interventi segnalati dai Soggetti Attuatori e contrattualizzabili entro il 30 settembre 2019. L’elenco di interventi considera la necessità di garantire la maggiore e più efficace messa in sicurezza dei boschi e dei versanti esposti a frane e valanghe, la rimozione dell’enorme quantità di materiale solido trasportato dai corsi d’acqua nel corso dell’evento di fine ottobre 2018, la necessità di garantire la sicurezza idraulica dei principali fiumi e quella di procedere alla rapida rimozione del legname abbattuto per motivi fitosanitari.

Domande per rimborsi

Per le imprese agricole di montagna del Vicentino colpite della tempesta ‘Vaja’ di fine ottobre si apre ora la possibilità di presentare domanda per accedere ai ristori agli interventi finanziari sostenuti dal Fondo di solidarietà nazionale.  Oggi la Giunta regionale, ora che sono stati completati i rilievi effettuati dalle strutture periferiche di Avepa, ha richiesto al Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, su proposta dell’assessore all’agricoltura Giuseppe Pan, l’attivazione delle procedure del Fondo di Solidarietà Nazionale per fronteggiare le devastazione provocate dall’ondata di maltempo che ha colpito il Veneto tra fine ottobre ed inizio novembre 2018. Con la proposta di declaratoria per le eccezionali avversità atmosferiche e di delimitazione delle aree danneggiate  si creano le condizioni di aiuto in favore delle imprese agricole per interventi di ripristino del capitale fondiario e delle scorte danneggiate. La pubblicazione del provvedimento consente ora agli agricoltori dell’Altopiano di Asiago e di Recoaro Terme  di poter presentazione le richieste di aiuto alle strutture competenti di Avepa (sedi di Vicenza).

“Le eventuali risorse, non ancora quantificabili – precisa Pan – potranno essere complementari a quelle presenti nelle assegnazioni disposte dalla Presidenza del Consiglio con decreto del 27 febbraio 2019, secondo le modalità di intervento dei Soggetti attuatori individuati nell’ambito della gestione Commissariale degli interventi per il superamento dell’emergenza”.

Le zone territoriali interessate dove le imprese possono chiedere sostegno per il ripristino dei danni subiti alle strutture aziendali e alle scorte sono Asiago (via Rendola, via Cassordar, via Morar, via Groter e località Kaberlaba), Conco (via Contrà Brunello), Enego (via Lambara e località Tombal), Foza (via Chigner, via Ori-Chiomenti, via Gavelle, via Chiomenti, via Carpanedi e via Labental), Roana (via Ostarelli, via Rebeschini e via Waister), Gallio (Malga Tanzan, via Stella, via Leghen e via Xebo) e Recoaro Terme (via Contrada Canova di Sotto).

A.B.

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