Ieri si sono svolte le assemblee del personale in tutte le sedi dell’Agenzia delle Entrate della provincia di Vicenza. Le assemblee decise a livello nazionale sono il seguito della mobilitazione generale del personale dell’Agenzia Entrate in tutto il territorio nazionale.
Le questioni aperte sono molte oltre al rinnovo contrattuale che manca dal 2009.
E’ una vertenza che mette al centro delle rivendicazioni la valorizzazione e il rispetto delle funzioni esercitate dal personale, non solo per dare dignità al lavoro svolto ma anche per contribuire ad una migliore qualità ed equità dell’azione dell’Agenzia.
Obiettivo è un complessivo miglioramento ed efficientamento dei servizi fiscali, attraverso significativi investimenti sul personale e sulle strutture, ridare consistenza alla produttività e garantire il riconoscimento delle attività svolte e dei risultati raggiunti in termini di contrasto all’evasione, una valorizzazione di tutte le professionalità, rilanciare la partecipazione ed un confronto sui processi di riforma che non possono essere atti unilaterali dei vertici che vengono utilizzati per depotenziare e indebolire la macchina fiscale.
Ordine del giorno votato all’unanimità.
Il personale dell’Ufficio di Valdagno, di Bassano, di Vicenza e di tutta la direzione provinciale, “stigmatizza le immotivate resistenze dell’Agenzia e del Ministero vigilante a voler prevedere il dovuto riconoscimento professionale per il personale dell’Agenzia, denuncia la situazione di forte difficoltà operativa e lavorativa dovuta alle continue modifiche normative, agli obiettivi sempre più irragionevoli e al difficile clima esterno creato da una campagna di delegittimazione del personale dell’Agenzia in alcun modo contrastato dall’Autorità politica e dal vertice dell’Agenzia. Rivendica inoltre un complessivo miglioramento dei servizi fiscali, attraverso significativi investimenti sul personale e sulle strutture, il necessario incremento del Fondo di produttività per garantire il riconoscimento delle attività svolte e i risultati raggiunti in termini di contrasto all’evasione e di “tax compliance”, una nuova stagione di progressioni economiche che valorizzi tutto il personale, il rilancio della partecipazione e del confronto sui processi di riforma che non possono essere a costo zero e neanche l’occasione per un nuovo e ingiustificato depotenziamento della macchina fiscale e delle sue articolazioni territoriali. Nel riconoscere il valore aggiunto della mobilitazione unitaria da mandato alle OO.SS. di proseguire nella mobilitazione fino a quando non saranno superate le resistenze delle controparti e garantiti gli obiettivi alla base della vertenza”.