Ricostruire l’Altopiano di Asiago dopo la tempesta Vaia. E’ quello che hanno intenzione di fare i Comuni della Spettabile Reggenza, che con il progetto ‘Oltre Vaia’ intendono ripristinare le aree devastate con la messa a dimora di specie forestali autoctone.

Dopo la tempesta Vaia, che il 29 ottobre 2018 ha distrutto 2.300 ettari di bosco in tutto l’Altopiano e 400 nel territorio di Asiago con venti fino a 200 km/h, il Comune di Asiago guarda avanti e presenta insieme al Dipartimento Tesaf dell’Università di Padova, Treedom e FSC Italia il nuovo progetto sperimentale dal nome ‘Oltre Vaia’.

La prima fase del progetto prevede il ripristino delle aree boscate del patrimonio forestale del Comune di Asiago grazie alla messa a dimora di specie forestali autoctone, con l’obiettivo di aiutare il bosco a ricrescere.

Essenziale per questo importante progetto è il coinvolgimento del Dipartimento Territorio e Sistemi Agroforestali – TESAF dell’Università di Padova, che contribuirà a testare differenti soluzioni nelle modalità di reimpianto. Il sito interessato sarà il Monte Mosciagh, con un’area di 3 ettari che verrà in parte lasciata ad evoluzione naturale e in parte destinata alla messa a dimora di circa 6.000 piante tra cui abete bianco, betulla, faggio, larice, sorbo, acero e altre specie autoctone. Inoltre, per la loro protezione verranno utilizzati degli shelter in cartone sostenibile certificato FSC forniti dalla ditta Redbox s.r.l. La seconda fase invece è prevista per la primavera del 2021 che vedrà la conclusione delle operazioni di impianto e la contestuale predisposizione della cartellonistica informativa.

“Siamo particolarmente soddisfatti dell’avvio di questo progetto che punta a ricucire una ferita che, ancora oggi, a due anni di distanza dalla tempesta Vaia, è ancora visibile nel panorama dell’Altopiano. Il progetto Oltre Vaia ha una doppia valenza, quella primaria di ricostruire e preservare il patrimonio forestale e quindi il tessuto ambientale e naturale che caratterizza questa parte di territorio. In secondo luogo, l’intervento vuole diventare una testimonianza tangibile di ciò che Vaia è stata per Asiago e l’Altopiano e che ad ogni cittadino e turista ricordi la fragilità della natura e l’importanza della sua tutela – ha commentato Diego Rigoni, consigliere del Comune di Asiago con delega al Patrimonio – Sviluppare questo tipo di progetto in un’area certificata FSC è di fondamentale importanza perché è un esempio di come sia possibile ricreare strutture diversificate, naturaliformi e complesse in foreste gestite che possano garantire, mantenere e in alcuni casi anche aumentare la biodiversità dei popolamenti forestali. Il rimboschimento serve per accelerare le dinamiche naturali, non mira a stravolgerle” dichiara Emanuele Lingua, Professore associato di selvicoltura presso il dipartimento TESAF (Dipartimento Territorio e Sistemi Agroforestali) dell’Università di Padova e responsabile tecnico-scientifico di Oltre Vaia.

Oltre al Comune di Asiago e al TESAF, al progetto ‘Oltre Vaia’ contribuiscono Treedom s.r.l, FSC Italia, il dottore forestale Marco Pellegrini e l’Unione Montana Spettabile Reggenza dei Sette Comuni.

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