Fari puntati ancora una volta sulla Banca Popolare di Vicenza. La svalutazione delle azioni di una banca che era considerata ‘una garanzia’ e la tutela degli azionisti, tornano ad essere protagonisti della scena economica.

E questa volta scende in campo anche la Regione Veneto che, dopo aver approvato la mozione 22 del consigliere Sergio Berlato (FdI-AN-MCR), si impegna a fare tutto il possibile per tutelare gli azionisti della banca.

All’indomani di un incontro organizzato dal Movimento 5 Stelle, dove si è registrato il pienone della sala conferenze della biblioteca comunale, oggi è stata confermata anche la presa di posizione della giunta di Luca Zaia, governatore del Veneto.IMG-20151030-WA0004

Sergio Berlato, presidente della Terza Commissione consiliare permanente, ha sottolineato l’estrema gravità di una vicenda bancaria che ha fortemente penalizzato soprattutto i piccoli risparmiatori, le famiglie e i pensionati, ma anche tanti imprenditori che avevano garantito le loro esposizioni con le azioni della banca e si sono visti chiedere il rientro delle somme nel giro di pochi giorni.

“La Banca Popolare di Vicenza fino a pochi mesi fa era sinonimo di garanzia finanziaria – ha sottolineato Berlato – Era vista come un sicuro istituto di credito per tanti imprenditori, punto di riferimento per il tessuto socio-economico non solo del vicentino ma di tutta la regione. Questa fiducia diffusa aveva permesso alla banca di vendere le proprie azioni verso una clientela molto variegata che era convinta di investire i propri risparmi in modo sicuro”.
Nel suo intervento Sergio Berlato ha puntato il dito proprio contro la disinformazione che ha caratterizzato la vendita delle azioni, soprattutto nell’ultima fase quando già da tempo gli ambienti dirigenziali sapevano che ci sarebbe stato un drastico deprezzamento del valore delle azioni, inizialmente concretizzatosi nella riduzione da 62,50 euro a 48,20, ma destinato inevitabilmente ad un ulteriore drastico deprezzamento con la trasformazione della banca in S.p.a., facendo volatilizzare per molti piccoli azionisti i risparmi di una vita.

Rivolgendosi a tutti i colleghi, sia di maggioranza che di opposizione, Berlato ha affermato che “la politica non può rimanere indifferente di fronte ad una situazione così preoccupante per molti cittadini veneti. In concreto – ha concluso – la Regione del Veneto dovrebbe intraprendere ogni utile iniziativa per tutelare gli azionisti della BpVi e, tra queste, anche quella di istituire un fondo che possa far fronte alle spese legali sostenute da coloro che volessero intraprendere una class action a tutela dei propri diritti e dei propri legittimi interessi”.

A.B.

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